Il Natale è alle porte ma lo shopping a Roma, mai come quest’anno, è in crisi: commercianti senza parole e disperati per una situazione che mai si era registrata. Nell’ultimo sabato che precede il Natale, a mezzogiorno, molti negozi non avevano ancora battuto scontrini.
A mezzogiorno molti noi non avevano ancora battuto uno scontrino. Zero assoluto nel sabato prima di Natale. Nel pomeriggio le strade si sono riempite, ma non i negozi, si legge su Il Messaggero che riporta le dichiarazioni di alcuni commercianti del centro di Roma.
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David Sermoneta, presidente di Confcommercio centro storico e titolare di uno storico negozio di calzature a due passi da piazza di Spagna, ha provato a capire i motivi che avrebbero portato a un calo vertiginoso dello shopping di Natale a Roma. E dice:
Soprattutto paghiamo la paura del terrorismo. Gli alberghi sono semivuoti, ci sono meno turisti e questo ha avuto effetti devastanti sugli acquisti. In centro vendono qualcosa solo le grandi catene, per il resto è un flop senza precedenti. Chiuderemo questo Natale minimo con un meno 10 per cento delle vendite natalizie, forse di più
Insomma una percentuale davvero negativa per le vendite con i negozi del centro di Roma che puntavano sull’inizio del Giubileo e sull’imminente arrivo del Natale per fatturare qualcosina in più. Invece la realtà è tutta diversa, almeno così pare. Valter Giammaria di Confesercenti aggiunge qualcosa alle parole di Sermoneta con una nota polemica:
La combinazione Giubileo-paura del terrorismo ha svuotato il centro. Secondo me alla fine il crollo delle vendite sarà perfino superiore al 10 per cento. Non solo: noi avevamo chiesto al commissario Tronca delle iniziativa straordinarie, come i mezzi pubblici gratuiti, e invece da cosa sono state caratterizzati giorni prima di Natale? Dalle targhe alterne a singhiozzo, addirittura anche lunedì e martedì. Alla fine una parte dei romani rinuncia a venire in centro
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