Marchi di impresa, loghi, “linguaggi” di marca, architetture, prodotti veri e propri, caratteri tipografici, pubblicazioni, proposti tutti nella loro veste di opere di design. Si tratta della narrazione di Inarea Identity and Design Network, tra le principali realtà del design italiano.
Da mercoledì prossimo, 24 novembre, a domenica 12 dicembre 2010 potrete godervi, al Museo dell’Ara Pacis di Roma, Trentannidisegno, la mostra che, attraverso la testimonianza di Antonio Romano, offre al visitatore il meglio delle opere dello studio di design.
Si tratta di una mostra promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali, con supporto organizzativo e servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura.
Ecco l’agenzia che annuncia la mostra: “Un luogo dove trovare realizzazioni, raggruppate per aree di attività, che danno forma a tutto questo tempo: storie di imprese, istituzioni, prodotti, servizi, architetture, eventi, pubblicazioni. Un frammento di tre decenni di una Storia più grande.
Un percorso scandito da tre momenti principali: Studio Romano dal 1980 al 1990, AReA (Antonio Romano e Associati) dal 1991 al 2003, Inarea (International network of Area) dal 2004 ad oggi. Il linguaggio di questo racconto è costituito da una selezione di progetti, realizzati praticamente in tutto il mondo, marchi di impresa, “linguaggi” di marca, architetture, prodotti veri e propri, caratteri tipografici, pubblicazioni, proposti tutti nella loro veste di opere di design. La farfalla della Rai con le sue declinazioni e i tanti marchi delle grandi aziende italiane: Acea, Aci, Borsa Italiana, Capitalia, Edison, Enel, Pirelli Real Estate, Tim, Trenitalia fino al rebranding di Eni. E inoltre le identità territoriali del Land dell’Hessen in Germania e della Provincia di Siena (Terre di Siena) o quelle urbane per Milano e Roma, ultima delle quali quella di Roma Capitale. I marchi di istituzioni come La Biennale di Venezia, Confindustria, la Nazionale olimpica italiana e il Coni, Sapienza Università di Roma, sindacati come Cgil, Cisl e la Ces (Confederazione Europea dei Sindacati).
Uno spazio di rilievo è destinato alle realizzazioni in ambito architettonico e a quelle di industrial design, come ad esempio la torcia olimpica di Atene 2004 o il rebranding delle nuove stazioni di servizio Eni. Ampio risalto alle immagini legate alla comunicazione sociale e a quelle ironiche e di grande impatto dei calendari Inarea che, nella loro allegria, dialogano facilmente anche con i non addetti ai lavori. Chiude la mostra l’intervento realizzato per Roma Capitale: un omaggio alla città in cui questa storia ha avuto inizio e continua”.