Saldi Roma 2011, chi è che rispetta le regole? Secondo l’Unc (unione consumatori) non molti, ad onor del vero. Che attacca di brutto i commercianti disonesti. “Il lupo perde il pelo, ma non il vizio: anche l’attuale periodo di vendita in saldo è caratterizzato da molte irregolarità. Rimane infatti alta la percentuale dei negozianti che ‘sbagliano’ ad allestire le vetrine oppure continuano a fare i furbi”. L’associazione, peraltro, ha condotto una video-inchiesta nelle strade di Roma pubblicata sul sito dell’associazione.
“In molti casi -riferisce l’Unc- il prezzo del prodotto rimane invariato rispetto a prima dei saldi, nonostante il cartellino riporti la percentuale di sconto. C’e’ poi chi non indica alcun prezzo sul cartellino costringendo il consumatore a chiederlo al negoziante, che in pratica potrà fare a sua discrezione. Infine, c’è chi espone solamente il prezzo in saldo ma non quello originario o viceversa”.
L’Unione Nazionale Consumatori ricorda quindi “che ogni negoziante è libero di fare o non fare i saldi ma, se li fa e mette il relativo cartello, deve rispettare le regole”. Dunque, a voi clienti, si consiglia di “conservare lo scontrino poiché anche la merce in saldo può essere cambiata se difettosa, entro 2 mesi dalla scoperta e nel caso si rilevino scorrettezze e disservizi conviene richiedere l’intervento dei Vigili urbani”. Nei negozi a Roma, per converso, vi sia correttezza.
Una riflessione, forse ovvia.. Non sarebbe il caso di fare nomi e cognomi di coloro che contravvengono? Una sorta di black list? Vero, ci si esporrebbe a rischio denunce poiché ciascuno potrebbe contro argomentare con milleuno motivazioni… Però, se non altro, si contribuirebbe a dare una sterzata su certe maniere di chi con il commercio ci vive. A Roma, come in altre parti d’Italia, a volte pare davvero di stare a fare una cortesia nel comprare un determinato prodotto o capo di abbigliamento.La sicurezza è importante.
La qualità del servizio, d’altronde, è un plusvalore.. non, purtroppo, una regola.
Chi ce l’ha, però, lavora senz’altro più di altri.
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