Presepi Roma, quello vivente in zona Decima Malafede proviene dalla Costa d’Avorio e solo l’anno scorso ha attirato ben 6mila visitatori complessivi. Meno male che esistono solo quelli in centro. Anche quest’anno e sempre in periferia, dunque, rivive la Natività grazie all’intuizione della Comunità missionaria di Villaregia.
Andate in via Berlese al civico 55 e vedrete che bello che è. Ben 150 personaggi e tutti con i costumi storici. I protagonisti saranno dediti, in movimento, agli arti ed i mestieri che si praticavano 2mila anni fa. Quelli più informati sostengono che si tratti della prima iniziativa di questa portata in tutta Italia. L’esigenza di far rivivere in tempo reale tutto quello che accadeva al momento della nascita di Gesù, trova la sua forza nell’accostarsi al momento di difficoltà continuo che stanno vivendo i fratelli lontani, ovveo “quelli più poveri”. Tutto il ricavato di questa attività andrà all’assietnza della popolazione perfierica della Costa D’Avorio. Massima attenzione sulle date, considerata la tipologia dell’installazione: lunedì 26 dicembre e venerdì 6 gennaio 2012.
Certo, è un approccio diverso da quello che si respira a Piazza San Pietro o in Piazza Venezia. Qui, l’albero di Natale ed il relativo presepe è pronto ad affascinare la moltitudine di persone che si alternerà alla contemplazione per tutto il periodo delle festività. Così anche a Piazza Venezia, anche se lì con un’interazione diversa. Infatti ricordatevi come la piazza che si affaccia su via del Corso è aperta al transito di auto e mezzi pubblici, dunque la visione nell’isolotto verde centrale è sì fruibile ma con tempi ridotti. Già che ci siete, poi, ricordatevi di visitare il bellissimo presepe realizzato dai netturbini alle Fornaci. Il consiglio è di non farlo la domenica, perché c’è calca. Se però non potete in altri giorni, meglio un po’ di attesa che non partecipare a questa autentica gioia. Come quella iniziale dei missionari: semplice, ma fino ad un certo punto e che induce, come altri, ad un momento di riflessione.
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