Eataly Roma, mangiare di qualità all’Air Terminal Ostiense e sui nuovi treni Ntv. Ormai, se a bordo della compagnia by Montezemolo è una certezza, a breve si potrà toccare tutto con mano anche a ridosso della Garbatella. Certo, il programma prevede l’apertura del Polo gastronomico per la Primavera e forse il tutto si ritarderà ancora, ma pare che tra breve i lavori si implementeranno.
Addio, dunque, al sudiciume nella galleria Ostiense voluta per i Mondiali del 1990 e ormai ricovero di accampati e disadattati. I quali, da par loro, meriterebbero un’accoglienza diversa. Per contro, il brand che raggruppa dozzine di piccole aziende e tutte dedite al mangiare di qualità scalpita ed il programma prevede davvero uno sviluppo qualitativo a tavola che rimarrà nella storia una volta avviato. La migliore pasta d’Italia, il miglio grana d’Italia, il miglior olio d’oliva d’Italia, la migliore acqua d’Italia e così via. Non vogliamo ridondare, però il concetto è quello di accostare i palati romani al meglio del meglio che c’è in giro.
Il tutto anche attraverso l’educazione ai fornelli, come fosse un istituto alberghiero della città. Ecco che già nel point Eataly a Torino, giusto per fare un esempio, da tempo sono stati avviati corsi di cucina tradizionale e vegetariana. Un’attenzione particolare allo Slow food, ovvero al mangiare bene e sano. Caffè Vergnano, la fragola di Tortona: tutto, pensate, esportato in America ed in Giappone. Insomma: una parte di noi, forse tra le migliori, che continua a farsi conoscere all’estero. Non più, però, solo pasta e pizza, ma tante altre preibatezze sconosciute ai più e che spesso ce le ritroviamo addirittura sotto l’albero di Natale. Ma siete mai stati a mangiare all’estero? certo, cultura e tradizione vanno sempre rispettate ed assaporare altri gusti è sacrosanto. Però, permetteteci, noi siamo i primi. Non abbiamo solo difetti, ma anche punti di eccellenza. Quando aprirà Eataly anche qui ce ne accorgeremo.
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