Voice Fashion Outlet Roma propone capi Refrigiwear e Blauer. Alla faccia dell marche da outlet poco note: qui si fa sul serio. Ok, il problema sono senz’altro le tagli ed i modelli. Chi tardi arriva male alloggia, ricordatevelo.
Che vuol dire? Che se vi presentate tardi all’appuntamento con il fashion, potreste non cogliere al volo le occasioni allestite ad inizio settimana. Un paio di esempi: se un giaccone fuori costa 7/800 euro e qui lo rovate a 250 euro totali, quanto tempo pensate possa rimanere in esposizione ‘illibato’ prima che qualcuno ve lo porti via? Poco, aggiungiamo noi. Molto poco. Provare per credere.
Quando ci siamo stati, credeteci, c’era la fila ed un sacco di gente che scrutava, osservava, palpava (il capo, ndr) e poi, solo alla fine, lo provava. Neppure decideva di acquistarlo o meno. Ecco perché l’outlet è da considerarsi sempre come un minicampionato che si inscena ogni weekend che arriva. I igocatori siamo noi ed il terreno di gioco è il ‘campo’ alla Romanina, dove ha luogo appunto lo store. Il Fashion Voice Outlet mette a dura prova il nostro senso dell’affare e l’occhio lungo per il capo azzeccato. Con poco, pochissimo tempo a nostra disposizione (perché poi ce lo portano via) dobbiamo scegliere se acquistare o meno un Blauer, una Tod’s, una Hogan piuttosto che una Brian Cress. Oppure una camicia di Dolce & gabbana anziché una di Gian Marco Venturi o Armani. Però, se uno si muove per tempo e scende a miti consigli, alla fine l’affare lo coglie. Non troverete quello in mostra sui cataloghi stra aggiornati negli store abituali, però il brand è sempre quello. Qualità inclusa. Si tratta solo di sedersi all’angolo, misurarsi il capo di turno e scegliere se puntare su di esso oppure no. Che ne pensate, allora? Siete capaci o no di comprare all’outlet?