Lo shopping a Roma dove non c’è bisogno dell’occhio dei commessi. Ci avete fatto caso che in città stanno sempre più prendendo piede i self? E’ vero: al centro storico o neli centri commerciali che restano aperti la domenica a Roma e che dunque si rivolgono a famiglie, non solo ai giovani, la figura dell’addetto e la vetrina accattivante restano senz’altro i due modi comuni per attrarre attenzione. Per stanare l’eventuale cliente.
Ma non sarà sempre così, guardate. E chi non ha ancora capito che deve cominciare ad informarsi sul concetto di big data, allora si sbrighi. Che cavolo il big data e come può cambiare la storia delle vendite in un Paese dove i consumi sono in calo vertiginoso da almeno due anni? Anzitutto il Big Data è il concetto base con cui intendiamo tutto quel flusso di informazioni basilari su chi è il cliente. Insomma: la sua customizzazione. Chi è? Che fà? Da dove viene? Lavora o è a spasso? Quali sono i suoi gusti? Entra qui per la prima volta? Ecco. Diciamo (anzi: scriviamo) che basterebbe solo avere queste informazioni una volta che il bersaglio da ‘colpire’ varca l’ingresso per coinvolgerlo.Ancora adesso, con tutta ‘sta cavolo di crisi, vediamo la maggior parte dei centri commerciali che promuovono iniziative soltanto al sabato o alla domenica. Il ragionamento è semplice: ingaggiare un comico, un clown, organizzare dibattiti o concerti nel mezzo della settimana, ha un suo maledetto costo. Dunque, questo è il corollario della becera strategia ‘de noantri’, a meno che non siamo in estate e che quindi è scontato che un po’ di gente va in giro, lasciamo perdere l’infrasettimanale.
L’outlet di Valmontone, invece, ha varato una card che propone il 20 per cento di sconto al giovedì e per i negozi aderenti, lì al suo interno. Una strada da battere. ma a Roma centro? I piccoli, oltre a lamentarsi e basta, riusciranno una buona volta a trasformare il difetto delle loro piccole dimensioni in risorsa mediante la quale abbattere ogni barriera con chi entra da loro per la prima volta?Forse, senza arrivare al Big Data inglese (di cui si interessa da tempo anch ela Bbc) si possono conseguire risultati aguzzando l’ingegno. Che non ci manca mica.
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