Da Testaccio a Piazza Venezia e per tutte le principali strade delle zone centrali della città, i negozi di Roma saranno chiusi il 25 marzo 2017, giorno in cui ricorre il 60esimo aniversario della firma del Trattato dell’Unione avvenuta proprio a Roma nel 1957.
Le misure di sicurezza antiterrorismo, legate anche alla possibilità di manifestazioni dei black block, si sono ulteriormente alzate dopo l’attentato a Londra di mercoledì 22 marzo. Il centro di Roma il 25 marzo sarà praticamente blindato: sono previste infatti manifestazioni, due zone off limits, e poi arriveranno capi di Stato da tutta l’Europa aumentando quindi l’allerta terrorismo che dopo i fatti di Londra si fa più alta. Sale quindi la tensione e anche il ministro dell’Interno Marco Minniti ha ribadito la necessità di rafforzare i controlli nelle aree di maggiore afflusso delle persone e in tutte quelle aree che attirano molti visitatori.
Come riportato da Roma Today, in occasione del summit europeo i negozianti del centro storico di Roma hanno deciso di abbassare le serrande. A causa dei controlli e dei varchi all’ingresso delle zone delimitate, l’afflusso di persone nei negozi del centro sarà inesistente e poi c’è la paura di scontri e incidenti e quindi i negozianti preferiscono evitare i rischi e optare per la chiusura.
Troppo rischioso tenere aperto anche per i negozi che si trovano nelle vie interne. Gli attivisti dovrebbero passare da via Marmorata e via Luca della Robbia, ma meglio evitare brutte sorprese anche perchè è stata proprio la Polizia locale a suggerire a bar ed enoteche di togliere i tavoli fuori. E lo stesso vale per le macellerie e gli alimentari. Ma c’è anche qualcuno che ha deciso di tenere aperto il negozio e non teme minacce di scontri o attacchi terroristici. Si tratta di poche, sparute per la verità, attività come pasticceri e bar della zona blu che nonostante l’allerta e l’inferiore afflusso di clienti non vogliono rinunciare ad una giornata di lavoro.