Capita spesso di avere degli abiti usati che non indossiamo più, vuoi perché fuori moda, vuoi perché non ci piacciono più, vuoi perché preferiamo vestirci con gli indumenti acquistati più di recente, ma che sono comunque ancora in buono stato, e che dispiace buttare, anche perché magari potrebbero rivelarsi molto utili per qualcuno che ne ha più bisogno ma non li può acquistare a causa delle difficoltà economiche, che, purtroppo, colpiscono sempre più persone. E’ bene allora sapere che si sta svolgendo per tutto il mese di maggio “Abiti nel cuore”, un progetto solidale del Gruppo Miroglio che coinvolge i negozi Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère.
Con tale iniziativa, ogni capo usato che verrà consegnato in uno degli oltre 800 negozi aderenti sarà donato in Italia ad una donna in situazioni di disagio. Il Gruppo Miroglio invita le sue clienti a partecipare lanciando una campagna di comunicazione incentrata su un semplice messaggio: ogni vestito non è solamente ciò che appare, ma può avere anche un valore affettivo e, soprattutto, può rappresentare un sogno per chi si trova in difficoltà, e diventare così un “abito nel cuore”. Sul sito www.abitinelcuore.com saranno raccolte le storie dei vestiti donati assieme ad una loro foto, e ogni capo donato darà diritto al 10%di sconto per un nuovo acquisto.
Sarà “Humana People to People” a consegnare gli abiti a donne bisognose presenti nei maggiori comuni italiani, un numero cresciuto a dismisura negli ultimi anni per via della crisi, che ha colpito soprattutto le donne. Il Gruppo Miroglio e Humana People to the People hanno già collaborato nel 2010, per la raccolta di vestiti usati organizzata da Elena Mirò, che è stata anche la prima iniziativa del genere in Italia. Con “Abiti nel cuore”, dunque, l’azienda intende continuare questo progetto in cui ha creduto fin dall’inizio.