Natale Roma 2010, regalate H&M e guardate già alla…primavera

Natale Roma 2010, pazza l’idea di prendere spunto dalle collezioni primavera estate targate H&M. Accarezzerete quel gusto retrò della moda anni Sessanta e Settanta,  reinventata in modo da adattare materiali ecosostenibili. Il tutto con fiori, stampe di animali in aggiunta a colori luminosi ed alla scelta di tessuti riciclati e organici. Tutto, insomma, che testimonia la volontà di rappresentare la bella stagione attraverso la nuova linea di abiti.

Raccogliere le idee per l’estate quando ancora non so cosa regalare in inverno? Roba da pazzi ma è così. Intanto che siete di strada e state diventando sul serio isterici per chiudere il cerchio dei regali a pochi giorni dal Natale, andate da H&M e chiedete in merito ai colori sgargianti dell’estate che verrà.

Il brand, ormai è storia nota, sta in continuo movimento ed ha già deciso di anticiparci alcuni dei capi della prossima collezione primavera/estate 2011 in un semplice ma incisivo lookbook. Lo stesso atteggiamento mantenuto dallecelebri griffe d’alta moda, che alla fine ci presentano le collezioni per le stagioni più calde all’inizio dell’autunno.

Natale Roma 2010, in moto con il capo giusto

Moto Roma che passione. Per voi che andate sulle ‘due ruote’ anche a meno uno; per voi che autobus ed automobile sono concetti astratti; per voi che odiate il traffico ed amate il movimento agile in ogni circostanza: Harley Davidson ha pensato ad una linea, esclusiva, natalizia. Vale tanto per l’uomo quanto per la donna e rappresenta senz’altro un’ottima soluzione per le feste.Da poter acquistare anche rateizzando, con carta di credito. Perché no?

La Motorclothes Holiday punta molto sui tessuti rinforzati, colori scuri e clima vintage. Quindi nuova linea di abbigliamento per il 2011. Hai voglia a tirare fuori roba da moto.Vi consigliamo, a Roma, perlomeno alcune soluzioni dove potrete, ‘Harlisti’ o meno, puntare forte in vista delle feste di Natale. Abbiamo Unionbike, lungo la via Tiburtina. Uno sterminato store dove si praticano davvero prezzi accessibili su capi ed accessori per gli amanti di scooter e moto. In più, con la tessera dedicata avrete un ventaglio di sconti e promozioni comunicati a mezzo newsletter.. davvero interessanti.

Centro Commerciale Euroma 2: Artigli e Akirè il fashion in franchising

Anche oggi ci occcupiamo dei centri commerciali della Capitale segnalandovi Euroma 2, situata sulla Cristoforo Colombo la struttura si sviluppa su tre piani ed è fornita di tutti i confort che abbisognano ad ogni cliente che in prossimità delle festività natalizie è impegnato nello shopping di rito con tutta una serie di servizi come una banca interna con servizio Bancomat, punto taxi e servizi per disabili, oltre a diversi punti di ristorazione che permettono alla clientela di affrontare l’imminente maratona natalizia per negozi con una certa tranquillità.

Entriamo ora nello specifico e occupiamoci di due negozi in particolare, Artigli e Akirè due brand fashion che lavorano in franchise e che a Euroma 2 hanno entrambi un punto vendita dove poter ritrovare linee d’abbigliamento glamour sempre alla moda e con un taglio squisitamente internazionale che resta però sempre espressione forte di quel made in Italy che ha reso la moda italiana un punto di riferimento mondiale.

Saldi Roma 2011, i commercianti cercano l’intesa sulla data d’inizio

Saldi Roma 2011, ma quando si parte? E’ vero: c’è il Natale in arrivo e da un punto di vista commerciale non è che si dovrebbe inzuppare il pane già dentro questo nuovo argomento; però il bailamme è evidente ed anche tra i cittadini, non solo tra gli addetti ai lavori, al riguardo permane molta, ma molta perplessità.

I fatti. Tutto, stavolta, sembrava fosse definitivo. Saldi privati, argomento funzionale a svuotare la merce rimasta inevasa dopo le feste natalizie ed allo stesso tempo in grado di far sbizzarrire un poco i romani che così possono comprarsi capi pregiati, in genere di abbigliamento, a costi quasi popolari. Un ticket messo nero su bianco anche d’intesa con la Regione Lazio. L’assessore alle Attività Produttive Pietro Di Paolo, infatti, aveva  raggiunto un’intesa con le associazioni di categoria per farli partire il 15 gennaio. In modo, si era convenuto pensare, da raggiungere quel punto di equilbrio dove ne guadagnavano tutti: da chi gestisce i negozi a Roma, appunto, fino ai consumatori. Confcommercio e Confesercenti di Roma avevano appunto raggiunto l’agognato accordo ed il capitolo sconti Roma sembrava concluso.

Il problema, però, è sorto allorché le altre regioni italiane hanno giocato d’anticipo. Facendo venire la ‘strizza’ a chi con i consumi ci campa. Abruzzo, Marche, Toscana ed Umbria, ovvero i territori che confinano con il nostro, partiranno il giorno della befana (6 gennaio). Una calza amara, insomma. Con dentro tanto carbone e, per giunta, senza che i destinatari (ergo i romani) abbiano fatto i cattivi in modo particolare. La Campania, poi, partirà addirittura il 2 del mese prossimo. Figurarsi i nostri: “La gente – dichiarava l’8 dicembre Cesare Pambianchi di Confcommercio Roma – andrà a comprare nelle regioni limitrofe e noi, adesso, non possiamo permettercelo”.  Logico, da un certo punto di vista, chiedere un allineamento. Per oggi, dunque, è stato convocato un nuovo tavolo regionale con gli addetti ai lavori. Anche perché lunedì prossismo, all’ordine del giorno, ci sarà la legge di riforma, appunto, in materia di saldi. Farla slittare ancora renderebbe impossibile agire per tempo.

Abbigliamento intimo Roma, a Natale puntate sul ‘lui’ in calze rosse

Abbigliamento intimo Roma, per gli uomini è boom di calze rosse. Sì, lo sappiamo: non ci credete e state certo pensando che pur di buttare giù quattro righe nel blog apposito siamo ricorsi alla fantasia, onde abbindolare il lettore. Allora andate nelle edicole, sfogliate le recenti riviste di moda oppure, se volete, leggete di seguito. Che forse è un tantino meglio.

Dunque, le cose stanno così. Il primo ministro francese Francois Fillon, a spasso per la città, tempo addietro si è rinchiuso dentro un negozio di sartoria per papi non meglio specificato ed aperto trecento anni fa. Qui, senza indugi ha preso e si è infilato un paio di calzini (taglio alto) di color… rosso. Porpora, of course.

Da lì in poi, nei salotti della Roma bene si è man mano diffusa la tendenza. Un exploit bello e buono. Il boom della biancheria intima a Roma è stato subito riprodotto (manco si fosse tessili cinesi) e adesso si comincia davvero a parlare di moda. Già, la differenza, a nostro avviso è questa: una tendenza diviene, appunto, moda quando acquisice un peso specifico più consistente rispetto alla prima.

Abbigliamento Roma, solo a Natale ordini in calo

Abbigliamento Roma, che succede ai clienti? I dati di Confcommercio Roma illustrati ai media giusto ieri sono allarmanti, pur salvaguardando comunque intenzioni di acquisto neppure troppo disastrose. Il presente, però, annuncia flessioni. Questo, ovvio, tiene in molti con il fiato sospeso.

L’osservatorio di Piazza Belli a Trastevere analizza nel dettaglio cosa funzioni e cosa no in vista delle festività. A partire dai saldi a Roma. Che comunque non rientrano, nell’immediato, in questa analisi qui. Il riferimento in questione, invece, si interroga su qualcosa di molto specifico. Nel senso: dov’è che la gente sta pensando (ed in molti casi sta già facendo) di investire qualche decina di euro in più? Dove taglia? Ecco, osservando la questione il numero va interpretato. Proprio come giocassimo la schedina ed inserissimo l’uno, l’ics o il due a seconda delle indicazioni forniteci dai bookmakers.

Veniamo al punto: il dato recita come una parte dei risparmi (da parte di chi è stato parsimonioso, sia chiaro) si convogli giocoforza verso beni e servizi per la cura della persona e per la casa.  In barba proprio all’abbigliamento. Nel resoconto si spiega come questo, tuttavia, valga soltanto per le feste che saranno. Ma perché, ci chiediamo, si sta registrando questa tendenza? Ma non eravamo proprio noi romani, capitolini, i ‘principi’ della tendenza urbana, vintage, cool e compagnia cantando? Dove starebbe andando a finire il nostro intuito, la nostra (se vogliamo) vanità nel dettare tempi e modi di una moda sempre alla ricerca del nuovo, magari attingendo a piene mani all’antico?

Antica Sartoria Rom

 Gonne ampie e lunghe a grandi fiori stampati, orecchini pendenti, grandi collane etniche. Le donne dagli anni Settanta ad oggi, sono sempre state affascinante dallo stile zingaresco o gipsy. L’Antica Sartoria Rom, che ha sede in via Nomentana 952 ha saputo cogliere e indirizzare questa tendenza. L’idea dell’Antica Sartoria Rom è nata nel 1997 proprio in un campo nomadi alla periferia di Roma, dove alcune donne Rom decidono di far diventare l’attività che erano solite svolgere come autodidatte nell’ambito familiare una piccola impresa: si mettono a confezionare abiti in stile Rom, meglio noto come Gipsy Style ma questa volta non per utilizzarli in famiglia, bensì per venderli.

La Sartoria Teatrale Sorelle Ferroni

 Nel lontano 1911 Benedetto Ferroni fondava a Roma la Sartoria Teatrale, che nel corso degli anni si specializzava nella realizzazione di costui teatrali, abiti da sposa e da cerimonia fino a diventare sempre più apprezzata tra gli addetti ai lavori di cinema, teatro e, in seguito, anche della televisione. Col tempo cominciò a produrre anche divise militari storiche e moderne. L’attività si è tramandata di padre in figli fino ad arrivare alle attuali proprietarie, le Sorelle Ferroni. L’atelier Sorelle Ferroni oggi è anche un apprezzato atelier di abiti da sposa e abiti da cerimonia, confezionati con tessuti pregiati che propone in vendita e a noleggio completi di accessori e calzature.

La Rinascente Roma, la moda passa per i palazzi storici

Rinascente Roma e palazzi d’epoca: binomio perfetto, soprattutto nella capitale.

Già, poiché basti considerare che se già a livello nazionale gli store del Gruppo sono tutti o quasi posizionati all’interno di storiche locations. A Roma, uno lo potete trovare a Piazza Fiume e l’altro perfino all’interno della Galleria Sordi, a Piazza Colonna.

Due punti di riferimento assai importanti per un nome la cui eco parte da molto lontano. Addirittura dal 1865, quando Luigi e Ferdinando Bocconi aprirono…bottega in via Santa Radegonda a Milano. Era il primo negozio italiano in cui venivano venduti abiti pre-confezionati. Il tutto sull’esempio di Le Bon Marché, il grande magazzino aperto a Parigi giusto una ventina d’anni addietro e che aveva subito calamitato molta gente ai reparti.

Max&Co Roma, trionfa la linea Pop anni Sessanta

Max&Co, a Roma come nel resto dei punti vendita d’Italia, esprime davvero il concetto di fruibilità.

Il pianeta donna, in tal senso, è contemplato in ogni azione del brand nato nel 1986 quale progetto di Max Mara Fashion Group. Dinamismo ed individualità sono senz’altro gli altri due pilastri del concept espresso nei vari punti vendita. Qui, la tradizione sartoriale italiana si abbina alla sperimentazione creativa e tecnologica su forme, materiali e colori. Qualità made in Italy, insomma, unita a stile, glamour e design. Un sistema moda completo e articolato, che va oltre il tradizionale concetto di stagione. New arrivals a rotazione, progettati e aggiornati costantemente. Un team internazionale, giovane, open-minded, attento e sensibile alle tendenze emergenti, con un approccio originale al mondo della moda. Un laboratorio creativo sempre alla ricerca di modelli, tessuti e concept innovativi.

Fabindia, il made in India a Roma

Fabindia è una catena di negozi nata a New Delhi da un’idea di John Bissell, un americano innamorato dell’India e delle sue tradizioni. John era anche un esperto di tessuti, oltre che un uomo avventuroso, e così negli anni Sessanta decise di dare l’avvio ad una piccola produzione tessile basata su di un sistema familiare ed esclusivamente artigianale. Avviò anche un paziente lavoro di recupero di antiche tecniche di tessitura, tintura e stampa sul tessuto. Oggi il suo progetto è portato avanti da Fabindia, che dà lavoro a 100.000 artigiani, sparsi per le varie regioni dell’India. Il negozio di Roma rappresenta il primo punto vendita fuori dell’India.

Zara a Largo Chigi

Continua l’avanzata di Zara in quel di Roma. Dopo l’enorme successo – indubbio e noto ai più – dei punti vendita, famosissimi e amati da subito, della Galleria Alberto Sordi e di via del Corso, ora arriva anche Largo Chigi. Esatto: lì dove c’è stata per anni la Rinascente, ora sbarcherà Zara. Ci avrete fatto caso, al fatto che la Rinascente non fosse più lì e ai lavori in corso proprio accanto alla Galleria Alberto Sordi, nell’edificio occupato da sempre appunto dalla Rinascente.

E allora i romani avranno finalmente un nuovo punto vendita per Zara. Per erdersi tra un cappottino di stile e un abito, che sia elegante o radical chic. Scarpe e accessori, cinture e sciarpe.

Henry Cotton’s Roma, british style ai quattro angoli della città

Henry Cotton’s Roma, ovvero elegante commistione tra ottoni, jazz e british style.

Un brand italiano di sportswear che strizza l’occhio ispirato al mondo del golf, considerato tra i maggiori sport elitari ma che, soprattutto a Roma, adesso si può incominciare davvero a praticare spendendo cifre non più esorbitanti come prima. Il marchio nasce nel 1978, attingendo a piene mani alla fama dell’omonimo campione di golf nato agli inizi del ‘900 e che divenne famoso, oltre che per i risultati conseguiti nei green, anche in base al suo personale gusto nel vestire: elegante e ricercato. E’ di poche settimane fa la notizia, che vi riportiamo qui, di una nuova apertura in quel di Milano. Ma restiamo sull’overview e, soprattutto, su dove potete sbizzarrirvi nello shopping a Roma.

Dunque, se ancora non vi siete formulati una pur vaga idea di come il tutto possa coniugarsi in tranquillità alla maniera nostrana, chiudete gli occhi ed immaginate atmosfere londinesi unite al dandy style. Poi, aggiungete praticità americana (magari pensate a qualche elettrodomestico in voga da noi nel boom economico degli anni Sessanta) e, in chiusura, metteteteci tanto, ma tanto made in Italy. Ne verranno fuori capispalla, giacconi tagliati come blazer, pantaloni in tessuto di velluto o in tessuti resistenti, maglioni spessi a collo alto. Ancora: cardigan e camicie con motivi tartan, a righe o a rombi. Ora c’avete capito qualcosa di più oppure siete ancora al punto di partenza?

Speriamo di no. Anche perché vala davvero la pena dare un’occhiata a questo mondo di abbigliamento ed accessori. Intanto partendo con il tradizionale “Check” scozzese, dove colori e materiali sono ispirati alle foreste delle highlands, tra cui i toni del marrone, blu, verde e lilla.

Calvin Klein Roma si mette i boxer con i quattro elementi della natura


Calvin Klein Roma, parlarne partendo dallo splendido punto vendita di 350 metri quadri in Via Borgognona è fin troppo facile. Meglio, invece, ricordare come si propose al pubblico alla fine degli Anni Settanta.

Accadde che come testimonial della campagna pubblicitaria della linea di intimo della ditta fu nientemeno che Brooke Shields, oggi attrice di grande successo. Il problema, però, è che all’epoca delle pubblicità la Shields aveva appena quindici anni ed il suo posare, quindi, creò un vero e proprio caso intorno a lei. Per farvi un’idea guardatevi lo spot. La Shields fu nuovamente protagonista di alcune pubblicità per Calvin Klein nel 1982: ovvero in età maggiore.

Calvin Klein, inoltre, pochi anni dopo decise di puntare sul cantante Mark Marky e sulla top model Kate Moss: un binomio vincente. Lei caratterizzò la sua interpretazione a suon di contestatissime performances.Invece, per la linea uomo prevalsero gli ormai famosi boxer del cantante. Linee eclettiche, senz’altro, come abbiamo già avuto modo di testimoniarvi anche nei post precedenti.

Fu nel 1995 che divamparono sul serio le polemiche attorno al modo di lanciare i messaggi da parte del brand Usa. Fu in occasione della campagna pubblicitaria del profumo Obsession di Calvin Klein, in cui la Moss appariva seminuda. A causa del contenuto dello spot furono insinuate persino accuse di pedofilia ed il dipartimento di giustizia, su ordine del presidente Clinton, decise di avviare una inchiesta in merito che portò al ritiro della campagna dopo appena tre settimane.

Venendo ai nostri giorni, anzi a poche ore fa, non si può trascurare la notizia della creazione di una linea intimo uomo davvero esclusiva dedicata ai quattro elementi della natura, che a loro volta divengono simbolo ed origine di vita per ognuno di noi.