Proprio a ridosso delle feste, i commercianti di Roma lamentano di aver paura per violenze ed atti intimidadori nei loro esercizi. Lo rivela un sondaggio commissionato da Confcommercio Roma ed illustrato in queste ore a media ed opinione pubblica. Spqr, sicurezza per qualificare Roma (questo il nome della tavola rotonda nel corso della quale sono stati sviscerati i dati) rivela come nel corso dell’ultimo anno la paura l’abbia fatta da padrona. Checché neghino le istituzioni, in effetti, se addirittura un 35 per cento di esercenti è giunto a dotarsi di ulteriori, in molti casi perfino basilari, sistemi di sorveglianza e di messa in sicurezza dei negozi, qualcosa di vero deve pur esserci. O no? La quasi totalità degli esercenti stessi, perciò, dichiara che il senso di insicurezza è cresciuto non poco.
“Non è vero – spiega invece il sindaco di Roma, Gianni Alemanno -. I sondaggi effettuati ogni tre mesi ci descrivono, al contrario, come i romani si ritengano più sicuri”. Lo stesso questore di Roma, Francesco Tagliente, sottolinea che se da un lato le cose vanno per il verso giusto, dall’altro, visto che c’è questo timore di insicurezza “c’è incapacità di comunicazione” nel dire che la situaizone invece è soddisfacente.
In soldoni: si sta meglio ma le istituzioni lo dicano a gran voce. Lo stesso Istat, l’istituto di rilevazioni statistiche nazionali più conosciuto ed accreditato, rivela che assieme a Puglia e Campania i cittadini del Lazio sono quelli con maggiori timori. Però è sempre l’istituto a sottolineare che, invece, dal 2002 ad oggi sono comunque diminuiti i reati contro personi e cose.
Sarà, ma la Confcommercio non ci sta e chiede maggiori presidi. Più controlli. “Soprattutto in vista delle vacanze natalizie che portano a Roma un maggior numero di turisti e clienti per lo shopping”, spiega il presidente Cesare Pambianchi. Tornato a prendere posizione sul rapporto tra città ed esercizi, dopo le recenti dichiarazioni sui saldi estivi 2010.
In proposito, Confcommercio ‘presidierà’, da par suo, mettendo in campo 18 sportelli del cittadino: “Saranno i punti di riferimento per cittadini, operatori, professionisti e dipendenti in m odo da segnalare un qualsiasi problema. Anche, ad esempio, situazioni sospette dove manca il coraggio di denunciare”. Il dado, insomma, è stato lanciato. Per Roma e per gli esercenti, ergo per la ripresa economica, i numeri buoni dovranno per forza uscire. Meglio se sotto Natale.
Photo Credits | Hotelfree