Desigual alza il prezzo sulle camicie non a tinta unita? Vediamo di capirci qualcosa in più. Abbiamo appena dato uno sguardo all’intero guardaroba in Italia ed in effetti qualcosa non torna. Né tra le camicie né tra le bluse.
Anzitutto possiamo fare pure il raffronto con quanto visto pochi giorni fa nientemeno che a casa loro: ovvero a Barcellona. Anche lì, duole scriverlo, ma già rispetto ad appena 2 anni fa i prezzi sì, sono andati un po’ all’insù. Non di moltissimo rispetto alla già non lieve base di partenza. Però, una camicia 100 euro ci sembra abbastanza per un brand nato alla portata di molti, non di tutti.
Che ha sempre proposto il pensare alternativo, non allineato, come il leit motive che tanto successo ha portato anche qui da noi. Venendo ai prodotti in questione, la Daniel regular Fit calza da Dio. Cala davvero bene ed è anche molto carina. Colore ‘azul’ di base e scacchi lavorati come tema portante. Ma, appunto, il cotone in questione costa 99 euro. Un po’ troppo a nostro avviso. La Pinava slim fit, invece, si propone come una ‘pazza’ alternativa al classico (si fa per dire) targato Desigual. Ottantaquattro (84) euro per una camicia dal colore bianco di base e lilla, con stampe floreali, quale tema portante dell’idea.Ben 15 euro in meno della precedente, ma meno linee classichegggianti e molto più individualismo. Scegliete voi. Nel campo delle maglie, poi, non ci sembra che il trend si inverta. La pur gradevole Beilinson, una bella blusa a bande orizzontali colorate in modo sobrio, costa 99 euro. Forse, ad onor del vero, è quella tra le meno costose. Ed ha lo stesso cartellino, ironia della sorte, di una camicia media del brand iberico. Molto carina la Cola Regular Fit, con colori antracite e comunque scuri. Sobria ed accattivante, è quotata a a 109 euro. In proporizione dai costi abbordabili. Tuttavia, nel complesso, questa primavera targata Desigual ci sembra un poì dai bruschi risvegli. Chissa perché.
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