Ok, da Giolitti il gelato è storico, ma qualche indicazione più all’interno non guasterebbe. Creme e frutta sono davvero ottime e se la gioca con La Palma al vicino Pantheon. Ormai è tempo di coni e coppette: fatevi sotto, che al centro di Roma ce n’è proprio per tutti i gusti. Ma bisogna perfezionare l’offerta.
Non ce ne vogliano i dipendenti o i titolari di un marchio che ha ben poco bisogno di presentazioni. Peraltro, proprio per far intuire che non abbiamo alcuna preclusione nei loro confronti, informiamo che di recente è stato aperto anche un punto a…Seul. Dopo Copenaghen e New York. Ma facendo un blog sui negozi, gli esercizi ed i servizi a Roma, non possiamo esimerci dal rilevare alcuni aspetti da migliorare. Partendo da un principio: qui presso via degli Uffici del Vicario, quartier generale della gelateria di fine Ottocento voluta da piemontesi che in fatto di dolci non erano ( e sono) secondi a nessuno, ci sono più stranieri che all’ufficio immigrazione.
Molti non conoscono la nostra lingua e siamo noi a doverci adeguare (anche se fino ad un certo punto poiché loro sono qui e non noi lì). Tuttavia, i numeri sono pur sempre convenzionalmente riconosciuti in tutto il mondo. Perché, allora, non apporre un bel listino grande tanto all’entrata di destra quanto a quella di sinistra ed uno pure alla cassa centrale? Toglierebbe aria alla bella struttura architettonica di Giolitti, forse. Però eviterebbe scene cone quella che abbiamo visto noi, con giovani turiste amerciane dapprima ordinare gelati e bibite per poi ritornare sui propri passi dopo aver inteso il prezzo una volta inteso bene il costo. E’ vero: troppe informazioni renderebbero senz’altro la splendida gelateria un qualcosa forse senz’anima. Però, un po’ di pragmatismo in più per una bottega storica di questa portata, nel 2012 potrebbe anche essere concesso. Il gusto e la tradizione non verrebebro comunque meno.
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