E’ dalla foto dei negozi Hollister a Roma ch eoggi partiamo per segnalarvi le offerte sempre più al ribasso di un brand che non ha bisogno di molte presentazioni. Guardate questa foto che all’interno ne racchiude 4. Riguardano le tshirt e le Bettys che le indosseranno riusciranno anche a comunicare qulcosa in più grazie al messaggio riportato sopra.Una strategia che però non è proprio solita da parte del big californiano.
Infatti, molto spesso ci siamo invece trovati a confrontarci con una realtà be n diversa. Righe o bande verticali, orizzontali o, comunque, tinta unita. Questo, in definitiva, era ed è il mondo di Hollister espresso anche a Roma Est. Si entra quasi al buio, mentre l’occhio di bure proietta la luce sul dettaglio degli articoli in primo piano. Quasi si fosse partecipi, da spettatori, su di un palco vero e proprio. Ecco che alla fine possiamo vedere, registrare, anche certe analogie con David Mayer, anch’esso un nome famoso in città. Perché? Avete presente quelle vetrine scure, anzi: in chiaroscuro come ad esmepio vi sono al centro commerciale Porta di Roma oppure mischiate tra gli altri negozi n via Cola di Rienzo? Ecco: tu entri e vedi, però, la differenza. Ti accorgi subito dello stacco, dell’evidenza del capo. Della giacca così come dle pantalone, della camicia così come del gilet o del giubbotto invernale. Una sobrietà iniziale, quasi color seppia, che però alla fine ti fà lo stesos pervenire il messaggio. Sembrano capricci, vezzi, ma in realtà sono dettagli che alla fine danno forza al brand. Ebbene, tornando alle felpe di Hollister a Roma, lasciamo stare per un attimo i bellocci e le bellocce messe lì a vendere e a dare il ‘buongiorno’ oppure l”arrivedeerci’ ai clienti. Il dettaglio, questo sì, fà la forza. La vendita. Che ne pensate? Siete d’accordo?
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