Il 20 novembre prenderà il via in tutta Italia la Festa dell’albero organizzata da Legambiente e patrocinata dal Ministero per l’Integrazione. Questa festa ha una lunga tradizione a partire dai greci e dai romani che celebravano feste in occasione della piantagione di alberi o ritenevano sacri i boschi. In epoca moderna è nello stato del Nebraska, nel 1872, che si affermò, per la prima volta, la celebrazione degli alberi, probabilmente a seguito dei gravi disastri naturali causati da un selvaggio disboscamento di quei territori. In Italia la prima “Festa dell’Albero” fu festeggiata nel 1898 su iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione Guido Bacelli e successivamente venne stabilita la data del 21 Novembre per la celebrazione di questo evento in ogni città.
L’albero viene festeggiato in quanto rappresenta un simbolo della natura di radicamento, di attaccamento al territorio, di vita e di speranza. Da secoli ha sempre affascinato l’uomo perché è fonte di alimentazione, di protezione, di risorse per costruire case o edifici, ha favorito le scoperte mediche, ha ispirato l’arte, la religione, il mito. Nell’antichità molte sono le rappresentazioni legate all’albero come luogo di giuramenti, riti, avvenimenti storici e feste come la “Festa Lucaria” dei romani nel corso della quale, oltre a riti propiziatori, si festeggiavano gli alberi piantati nei mesi precedenti.
Quest’ anno la “Festa dell’Albero 2013” è dedicata ai migranti e ha l’obiettivo di promuovere la rimozione degli ostacoli legislativi e culturali che impediscono ancora il dialogo tra culture diverse. A Roma Legambiente, in collaborazione con In Migrazione Onlus e il patrocinio del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale de La Sapienza Università di Roma, ha organizzato nel Parco di Centocelle (angolo Via Primavera) una giornata di inclusione sociale dove studenti, cittadini e gruppi di pakistani richiedenti asilo, ospitati presso il Centro d’Accoglienza “Casa Benvenuto”, si daranno appuntamento il 20 Novembre alle ore 10:00 per curare concretamente il verde collettivo, per piantare nuovi alberi, ma anche per uno scambio interculturale grazie ai laboratori di costruzione di aquiloni con materiali riciclati, secondo le tecniche tradizionali afghane e pakistane, e alle lezioni pratiche dei rudimenti del cricket, molto praticato in Asia e che si sta diffondendo sempre di più in Italia.
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