Non solo la domenica nei centri commerciali a Roma, ma si può scegliere di andare anche in una rassegna molto interessante e che ha per tema la Sindrome autistica di Asperger. Se non la conoscete, sappiate che è la stessa della hacker Lisbet Salander della serie Millenium di Stieg Larsson). Ecco, dunque. Ora vi è più chiaro? Bene. Allora domenica 16 appuntamento al Maxxi con ingresso gratuito alla Rassegna As Festival.
Cos’è ASSF
ASFF, tengono a spiegare gli organizzatori, non è un festival sull’autismo, ma un festival di cinema ideato e curato da persone con autismo. Dunque si tratta davvero di attori schierati in prima persona. Sono essi stessi i testimonial della loro causa. ASFF, perciò, è il punto di arrivo di un lungo percorso di integrazione e di inclusione che ha coinvolto alcuni giovani con sindrome di Asperger, accomunati dalla passione per il cinema, in campo da sempre. A cominciare da quel lontano 2008 (5 anni fa) da quando cioè decisero di gestire un cineclub, oppure realizzazione di documentari e cortometraggi, ma anche organizzare rassegne cinematografiche.
Immaginatevi, sul tema dell’autismo a Roma ma come del resto in tutta Italia, che cosa possa significare, a livello simbolico, percorrere una strada del genere. Tutti: indistintamente. E’ chiaro che il cinema ha contribuito per ciascuno di questi ragazzi, dando loro lo stimolo per tirare fuori il meraviglioso di dentro, senza finzioni. In modo tale da affrontare ogni sorta di difficoltà. Dunque ASFF nasce da tutto questo, dalla voglia di condividere una passione e dal desiderio di confrontarsi con altri giovani che amano il cinema e, soprattutto, amano fare cinema. Ecco perchè – sottolineano – ASFF è davvero un festival uguale agli altri. Però diverso.
Sotto, un estratto del programma
ore 12.00 – sezione PUNTI DI VISTA 1/2
DREAMING APECAR (It. 2013, 17′) di Dario Leone. Caterina è una donna italiana di quarantacinque anni. Da molti mesi è senza lavoro. Trovarne un altro sembra impossibile, così accetta di fare la badante. Dovrà occuparsi di Gheorghe, esuberante ottantenne romeno in sedia a rotelle. Un’esperienza che le cambierà la vita.
POLLICINO (It. 2012, 8′) di Cristiano Anania. Per un malato di Alzheimer ritrovare la via di casa può diventare una vera e propria odissea.
I TWEET (It. 2012, 10′) di Mario Parruccini. A NY la vita va in fretta. Claire torna a casa, rivivendo sempre la stessa giornata. Stanca di sentirsi invisibile, affacciata alla finestra della sua stanza, cerca di farsi vedere: ma il mondo non sente. Poi qualcosa succede: arriva Frank. Un uomo senza contatti, che possiede solo dei cartoni usati. Iniziano a comunicare scambiandosi messaggi a distanza.
EMILIO (It. 2013, 15′) di Angelo Cretella. Emilio, un ragazzone di 200 kg, percorre spesso sul suo piccolissimo motorino le strade di campagna che conducono alla masseria dove c’é Alida, una sua amica prostituta. L’affetto criminale del ritrovato fratello Benito, appena uscito dal carcere, lo plagerà fino a farlo diventare un uomo violento.
MATILDE (It. 2013, 10′) di Vito Palmieri. Pur essendo di poche parole, Matilde è una bambina dall’intelligenza vivace e dalla personalità spiccata. Tra i banchi di scuola, però, c’è qualcosa che sembra turbarla.
CARGO (It. 2012, 16′) di Carlo Sironi. Alina ha venticinque anni, viene dall’Ucraina e lavora come prostituta ai margini di Roma. Jani, il ragazzino che tutti i giorni la porta sulla strada non le stacca gli occhi di dosso: è convinto che sia suo il figlio che lei porta in grembo. Questa certezza quasi illusoria lo spinge a cercare una via di fuga dalla gabbia che li circonda.