Megastore Roma, al posto del cinema Metropolitan in via del Corso che ci metteranno? Comitati sul piede di guerra perché tra breve i locali accoglieranno due centri monomarca.
Molti vedono questo come fumo negli occhi, da lanciarsi tanto ai turisti quanto ai comuni cittadini. Certo, annotiamo noi, il Metropolitan era uno di pochi, pochissimi cinema a Roma, a fare una programmazione non sempre commerciale (e dunque rischiosa) per giunta con tanto di film sottotitolati. Togliere pure questo e lasciare taluni compiti culturali solo da disbrigare ad alcune strutture minori, forse è un rischio.
Ma qui ci sono 1500 metri quadri che costano, ragazzi. E nemmeno sapete quanto! Gli affitti sono lievitati ed anzi sono in arrivo nuovi rialzi. Tenere in piedi certe attività ha un suo costo ed evidentemente la struttura non fatturava a sufficienza per garantirsi la sua esistenza. Certo, però, che viene da chiedersi se fosse ( o sia, a questo punto) proprio giusto lasciar morire il Metropolitan così come già è accaduto per l’Etoile in Piazza San Lorenzo in Lucina o l’ex Rinascente. Conti alla mano si vede di sì. Con chi ce la vogliamo prendere? Ma, soprattutto: è il caso di prendersela? Magari, in un più ampio ragionamento circa il destino del Centro Storico, sarebbe interessante capire dove si sta andando. Sarebbe carino, ad esempio, che la tavola rotonda tra il presidente del I Municipio, Orlando Corsetti ed i partiti al riguardo, in effetti andasse in porto. C’è una legge che vieta di aprire grandi strutture id vendita nel Centro? E perché, allora, non è stato fatto valere nella circostanza che ha portato alla nascita della Nuova Rinascente? Si possono modificare o no le destinazioni d’uso all’interno di palazzi storici oppure nei quartieri stessi? Se è vero che le attività culturali dell’ex Metropolitan a palazzo Caffarelli verrranno svolte nel seminterrato, cominciamo tutti a chiederci il perché? Possibile che si getti la croce solo su chi subentra, tralasciando anche ben altre componenti?
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