Negozi a Roma, un sospiro di sollievo per come si è svolta la manifestazione degli studenti universitari di ieri.
Pacifici e spiazzanti, la promessa è stata mantenuta. Erano in 30mila ieri a sfilare per le vie della capitale contro l’approvazione del provvedimento del governo. Senza una meta prestabilita se non quella di raggiungere tutti i romani. Tre cortei, non uno, ma alla fine non si sono registrati scontri con le forze dell’ordine o particolari momento di tensione. Forse avrà fatto, meno notizia, vuoi mettere sfasciare le vetrine di decine di esercizi commerciali in centro(?), però il messagggio di protesta è arrivato lo stesso e, soprattutto, senza feriti o comunque danni a persone e cose.
Il coraggio degli esercenti che tuttavia hanno rischiato, ieri mattina, va sottolineato. Alcuni hanno lasciato le saracinesche giù.. ma la maggior parte ci ha di nuovo rimesso la faccia ed anzi, qualche incasso l’ha pure ottenuto. Magari non di primo mattino, allorché la gente (perlomeno quella che aveva destinato il giorno o le sue prime ore allo shopping) ha voluto attendere i primi notiziari che mostravano una città sì blindata, ma senza azioni dimostrative esagitate nei luoghi del commercio.
Anzi: il Centro di Roma viveva un silenzio surreale con la sola presenza di minipattuglie delle forze dell’ordine. La manifestazione attraversava viale Regina Elena e via dello Scalo di San Lorenzo per raggiungere il Pigneto, Porta Maggiore e via Prenestina. In tanti coloro che si affacciavano alle finestre per salutare gli studenti che, di tutta risposta, gridavano «scendi giù, manifesta pure tu». Un robottino telecomandato di vecchia generazione teneva la testa del corteo con un cartello con su scritto: «mancano solo gli alieni, poi ci siamo tutti». Durante il percorso gli universitari con tanto di cappello rosso da Babbo Natale si sono fermati prima al Policlinico e poi alla sede dell’Atac per consegnare i pacchi dono in polemica con i casi di Parentopoli. Il corteo è quindi tornato indietro invadendo la Tangenziale est ed il tronchetto autostradale della A 24, Casalbertone e la via Tiburtina, mandando in tilt il traffico per quasi quattro ore.
Ancora una giornata nera, però, per molti negozi del Centro. Ieri infatti, nonostante gli studenti avessero assicurato di non voler portare il corteo nella zona rossa, le vie dello shopping sono rimaste deserte. Nessun manifestante dunque, come promesso, ma neanche clienti. Romani e turisti infatti, forse per paura di rivivere gli scontri del 14 dicembre, hanno disertato il Centro nonostante non ci fossero sbarramenti. «Per noi è stato l’ennesimo giorno di chiusura forzata, perché – spiega Marinella, commessa di un negozio di borse – di fatto non c’era anima viva. Ormai il Natale è alle porte e tutti questi giorni persi stanno rappresentando un danno enorme».
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