Chiude Franchi, la storica gastronomia di Prati, e Roma perde un importante tassello della sua storia commerciale: la chiusura è avvenuta a luglio, lasciando una forte amarezza nei cittadini della zona che vivevano questo importante negozio di prossimità come una istituzione decennale alla quale non avrebbero mai voluto rinunciare.
Punto di riferimento per Roma Nord
Franchi era famoso in tutta Roma Nord per i suoi supplì, i suoi arancini e le crocchette: un luogo di incontro nel quale per decenni le varie generazioni si sono avvicendate alla ricerca di uno spuntino tipico e capace di saziare anche la voglia di divertirsi oltre che la fame. Una certezza presente a via Cola di Rienzo che nato all’inizio del ‘900 vede, forse anche a causa della pandemia di coronavirus, una fine che molti considerano prematura. La famosa salsamenteria e tavola calda Franchi vendeva prodotti da bar e rosticceria, vino buono e olio di altrettanta qualità: non tutto andrà perduto, dato che verrà rilevato dal vicino e altrettanto noto Castroni e si sussurra che con il supporto di altri investitori approccerà la commercializzazione di prodotti alimentari e alcolici in modo moderno.
Non si può, nonostante questo, non ricordare la storia di questa salsamenteria, che inizia nel 1910 quando due fratelli, Benedetto e Felice Franchi. si spostarono a Roma da Norcia per fare fortuna: per un po’ di tempo fecero i classici garzoni di bottega nel settore della vendita di alimentari fino a quando decisero di mettersi in proprio, negli anni venti, aprendo due diversi negozi a Borgo Nuovo e Prati. Quella che era la società da loro fondata venne sciolta dopo la seconda guerra mondiale e Benedetto Franchi decise di rimanere e far fiorire la bottega di Via Cola di Rienzo, divenuta letteralmente uno dei punti di riferimento dell’enogastronomia romana di qualità.
Un negozio storico di qualità
Franchi divenne quindi negli anni un negozio storico, una delle botteghe più famose conosciute a Roma anche da chi abitando altrove non aveva possibilità di servirsi al suo interno. All’interno della sua pagina social ufficiale si legge, parlando dell’attività:
Pietro Franchi negli anni ’60 ereditò gli insegnamenti del padre Benedetto unitamente alla gestione del negozio che divenne uno dei principali punti di riferimento nel panorama dell’eno-gastronomia romana di qualità.
E tale verità è incontrovertibile. Non è dato sapere al momento se Franchi abbia chiuso per mancanza di persone pronte a gestire questa attività centenaria o se la pandemia di coronavirus con le sue emergenze ci abbia messo lo zampino: quel che è certo è che leggere quel chiuso definitivamente, in merito al questa fantastica bottega, lascia un po’ l’amaro in bocca.