Saldi che passione. La crisi non è ancora passata, ce ne stiamo accorgendo tutti: basta un’occhiata al proprio conto in banca o una considerazione sull’eventuale, assai diffusa precarietà del proprio posto di lavoro. Ma i saldi, proprio in tempi come questi, sono un must per tutti, anche per i romani.
A Roma si darà il via alle danze subito dopo Capodanno, il 2 gennaio, insieme a Milano. Le altre città italiane seguiranno a distanza di pochi giorni. La novità di quest’anno, però, è che siamo a fine dicembre e la corsa alle occasioni ha già preso il via. Come?
Da Armani, in via Condotti a Roma, ad esempio, si parte già da uno sconto del 10% ai clienti abituali registrati, salvo poi differenziare a seconda della tipologia e delle esigenze. E sono sconti che sono già partiti, proprio per assicurare una certa tutela ai propri fedelissimi.
Quest’anno la nuova tendenza, in tutta Italia e per i commercianti che hanno deciso di applicarla, può essere definita “prenota il tuo saldo”. Si sceglie un capo, un accessorio, un oggetto. Si lascia un acconto e si torna a ritirarlo, a prezzo di saldo, dal 2 gennaio in avanti. Il negoziante prova a tenere l’oggetto “prenotato”, e, se non venduto, lo “consacra” al cliente che aveva lasciato l’acconto.
Secondo il Codacons, un negoziante su 3 già oggi applica sconti alla clientela, e gli sconti vanno dal 20 al 40%. Nuove tendenze a parte, le previsioni per questa tornata di saldi – proprio a causa della congiuntura economica ancora sfavorevole – non sono delle più rosee. Secondo il presidente Codacons, Carlo Rienzi:
Purtroppo appena il 50% dei cittadini potrà acquistare qualcosa durante i saldi, poichè il budget è sempre più ridotto e le famiglie preferiscono spendere per beni essenziali. Così la grande corsa ai saldi quest’anno non si verificherà, si registreranno contrazioni finali degli acquisti fino al 20% e la spesa media procapite non supererà quota 130 euro, cifra che comprende anche gli incrementi dei prezzi registrati nell’ultimo anno
Si consiglia, a Roma e in tutta Italia, come sempre di non fidarsi di sconti superiori al 50%, che potrebbero nascondere in realtà articoli difettosi per smaltire vecchi fondi di magazzino.