Natale è passato, a Roma e in tutta Italia. E gli acquisti – viene segnalato da più parti – non sono andati benissimo. Anzi: per le associazioni dei consumatori i consumi e i regali di Natale non hanno dato una sferzata di vitalità al commercio. Per Federconsumatori e Adusbef l’andamento delle spese natalizie è andato in maniera peggiore rispetto alle proiezioni che si avevano. E sono stati raggiunti circa 5 miliardi di euro. Troppo poco. E allora le due associazioni chiedono che venga dato immediato inizio alla stagione dei saldi 2011, in Italia e quindi anche a Roma, in modo da aiutare i consumi.
Ecco quanto scrivono in una nota: “Stanno prendendo il via in molte città europee e nelle principali metropoli del mondo, le vendite a saldo che, in diversi casi, sono iniziate prima delle festività natalizie. Quello che ci chiediamo è, in Italia, cosa si aspetta?”. Insomma, l’ora è giunta: ne sono certi i presidenti di Federconsumatori e di Adusbef, rispettivamente il famoso – lo vedete spesso in tv – Rosario Trefiletti e Elio Lannutti.I due spiegano: “E’ ora di mettere al bando ogni provincialismo ed iniziare a ragionare. Visto il persistente e drammatico crollo dei consumi registrato per questo Natale, non si capisce che senso abbia attendere ancora il 6 di gennaio, è ora di avviare i saldi”. Quello che si è visto in termini di consumi in questo periodo “è stato ancora peggiore delle già negative previsioni che avevamo fatto alla vigilia di tale festività”. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori sulla spesa prevedeva che l’ammontare sarebbe stato pari a circa 5,5 miliardi di euro. Ma i primi dati effettivi raccolti parlano di un totale, come si diceva, della spesa di Natale che raggiunge a malapena i 5 miliardi di euro. La caduta dei consumi è pari al -12% rispetto allo scorso anno.
“Gli unici settori che hanno resistito al crollo sono stati quello dell’editoria, rimasto stabile, e quello dell’elettronica di consumo, che ha registrato un debole +1% (inferiore al +3% previsto in precedenza). Si riconfermano in negativo, invece: il settore dell’abbigliamento e delle calzature -14%; il settore dei mobili, dell’arredamento per la casa e degli elettrodomestici -21%; quello della profumeria e della cura della persona -9%; il settore dei giochi, giocattoli e dello sport -2% e persino il settore alimentare -2%”. Ecco perché, dicono le due associazioni, non è più possibile attendere e, per risollevare i consumi, è necessario avviare subito i saldi. “Operazione che, se avviata prima di Natale (come avevamo ripetutamente richiesto), forse, avrebbe potuto evitare questo disastro. Oltre a cio’ sono necessarie manovre strutturali, che, attraverso un sostegno ai bilanci delle famiglie a reddito fisso (attraverso una detassazione de 1200 euro annui), rilancino la domanda interna e rimettano in moto un’economia che, purtroppo, e’ ancora lontana dal superamento della crisi”.