Stivali a Roma, torna di moda il laccio e la pelliccia. Il tutto si ammanta di fascino e mistero: se da una parte Hunter non molla la sua linea, dall’altro, invece, avanza, o meglio, ritorna, la moda del laccio ma anche della pelliccia. Insomma: il sogno non è più una linea continua, ma anche rottura. Tutto a portata di negozio.
Con ordine. Ricorderete tutti, certo, lo stivale britannico Hunter. Ideato per la campagna, non solo quella londinese, questo è morbido, scamosciato oppure a galoscia vera e propria. Preserva da alluvioni come quella che ci è toccati subire quel famoso giovedì 20 ottobre. Può addirittura essere trendy in città anche senz’acqua, pensate un po’. Ne abbiamo vistie e ne vediamo tuttora anche ai piedi in condizioni meto normali. Altroché. Non è necessario essere in difficoltà per indossarli.
Cesare Paciotti, invece, inserta una piccola rouches dall’idea delicata e sobria. Anche se lo stivale non è che passi inosservato per via del proprio concetto sgargiante del quale si ammanta. Attenzione, poi, alle tinte forti perché quest’inverno ne vedremo delle belle. Lo stesso Sergio Rossi, poi, si inventa una chicca per la caviglia: la farfalla. Il tutto su stivali trasgressivi e romantici come pochi. Pelle nera che lambisce le ginocchia, laccio posteriore che ne tira le essenze in maniera da mettere in giusto rilievo la linea della gamba. Per non menzionare Prada con il suo pitone e Bluemarine che fa della tonalità sensazionale il proprio punto forte. Tacchi e stivaletti, che comfort. Pensate, stando a Roma, all’altra evento che si è verificato esattamente sette giorni dopo l’alluvione: l’apertura di Trony. Immaginatevi con scarpe basse o scomode. Ce l’avreste mai fatta? Calzature Roma: con il tacco, almeno, oltre a stare comode vi sarete anche fatte rispettare.. intimidendo il maschietto che osava tagliarvi la strada verso l’ambìto scaffale. O no?
Photo Credit| modablog.girlpower
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