Vini pregiati Roma, Costantini ed il suo Palatinato

Vini pregiati Roma, quanti ne trovate da Costantini a Piazza Cavour? Molti, grazie alla sua sterminata Cantina. Qui al centro è un’istituzione che richiama ogni sera decine e decine di persone. Gente normale, mica solo intenditori. Che vi credete? Sul postulato che il vino sia una cosa seria siamo d’accordo, ma bisogna dare accesso a chiunque. Sì: non solo gli intenditori; qui in Italia, patria del buon bere, è giusto che si apra a tutti.

Tuttavia, non è necessario caratterizzare il successo di Costantini per i suoi vini italiani. O addirittura anche frascatani (non storcete il naso e provate). D’altronde Piero Costantini è uno famoso qui a Roma, proprio perché produce anche lui il vino negli oltre 20 ettari di Villa Simone. Il Vigneto Filonardi, facente capo alla nobiltà, appunto, di Frascati, fa da produzione ed arricchimento dell’esposizione inauguarata oltre mezzo secolo fa. Una scelta esagerata, poi, grazie anche al Mendoza, al Coonawarra ed a molti altri esponenti tra distillati e ricercatezze del posto. Un altro amante del dettaglio è senz’altro Alfredo Chirra. Che ha diviso la sua concezione del bere vino a Roma in due saloni, in zona Viminale. Aggiungendo alla propria cantina, mese dopo mese, importanti denominazioni provenienti da tutto il mondo. Noi, nel nostro spazio, vogliamo segnalarvi il Masseto, il Sassicaia ed i Baroli di Bartolo Mascarello.

Roma Trastevere, alla Birreria Trilussa anche i cocktail

 

 

 

Roma Trastevere, non solo spina alla Birreria Trilussa in via Benedetta 18, ma anche un sacco dicoktial. Addirittura ne sfornano un centinaio, proprio dopo la serata karaoke quando vi sarete sgolati per non pochi minuti e sarete certo in deficit. Ma, com’è noto, nel locale a Roma centro, si passa dalla Slalom all’Asam Bock. Il tutto giungendo anche ad una serie di pizze cucinate espresse e che fanno il paio con la pasta.

Il menu ‘pasta no stop’, infatti, prevede rigatoni, fusilli e maccheroni con i sughi più hot della stagione. Ben cinquanta tipi di pizza che affiancano anche le bistecche formato famiglia. Insomma: qui alla Birreria Trilussa è vero che si sta bene e si mangia alla stessa maniera: è come se si andasse a ritroso nel tempo, quando nell’Ottocento c’erano gli stornellari e se la spassava, con queste note, assieme agli amici.

Roma centro, l’enoteca coni i vini bordolesi

 

 

 

Roma centro, in via della Panetteria trovate un’enoteca con i fiocchi e che chiude solo alla domenica: si chiama Tino di Vino e ci propone, in testa, una qualità di vini bordolesi, alsaziani e borgogononi (indovinatene un po’ le rispettive provenienze?) che vi conquisteranno da subito. Appena varcata la soglia al civico 42/B.

Proprio dietro la Fontana di Trevi, infatti, non si parla di acqua, ma di vino che sgorga. Eccome. Patrizia e Massimo fanno di tutto per accaparrare etichette da proporre con stile e gusto. Il tutto dentro un locale ilq uale adesso si è anche arricchito dei tavoli necessari all’ovvia degustazione. Non più solo al bancone, ma anche seduti. Ormai in città ci si sta attrezzando al meglio anche in questo. Fatevi un giro per le enoteche a Roma e noterete questo: anche chi dispone di spazi non esaltanti sta provando a ricavare luoghi dove la gente si possa raccogliere alcuni minuti per gustarsi in santa pace la bevanda ambìta. Un po’ come si fa con il caffè, anche se in quel caso la sua degustazione la si può, sì, effettuare all’inpiedi per via della tipicità dello stesso. Sevito alla maniera del’espresos è un attimo e non importa se si trova posto a sedere. Per il vino, se permettete, è tutta un’altra faccenda.

Pub Roma, a Prati relax e calcio con Morrison’s ed Old Trafford

 

Pub Roma, menzionandone due di fila in quel di Prati l’accostamento con il calcio vien da sé. Morrison’s ed Old Trafford Pub, infatti, sono due nomi che in città si conoscono molto bene ed ogni sera, soprattutto nei qeek end, animano la gioventù nostrana. Certo, magari nel primo di calcio a Roma se ne parla, sì, ma assai meno che nel secondo. Sono due wine bar  tra loro differenti ed offrono comunque interesse.

Nel primo addirittura lo si preferisce alla movida. Viene definito il buen retiro a passo slow e si trova in via Ennio Quirino Visconti, proprio tra Lungotevere e Piazza Cavour. Sfoggia un look irlandese e dal 2010 si è sottoposto ad un’operazione di restyling. Alla voce birra a Roma, però, non è che sia cambiato molto. La Guiness, giusto per citare un esempio, è rimasta sempre lì. Al contrario, invece, si è ampliata la carta a cuui fanno capo interessanti nomi di whisky e rum. Ben cinquanta le varietà proposte. Quindi filetti e tagliate di carne danese con i sapori tex mex che rappresentano un binomio tutto da gustare e che vi divertirà non poco.

Locali Roma, al Jonathan’s il cocktail giusto

Locali Roma, curioso davvero come la nostra città sappia coniugare tradizione ad innovazione. Ne è l’esempio il Jonathan’s Angel in via della Fossa, un pub che quando entrate vi pare di essere nell’atelier di un artista alquanto eccentrico. Tutti i muri strizzono assai l’occhio allo stile liberty, mentre le sedie, in ferro battuto, non si bene come e perché ma riescono a conferire un buon tocco romantico all’ambiente.

Ecco l’atmosfera che vi accoglierà quando andrete: qui al Mons ci si scalda i motori (anche in estate) prima di andare in discoteca. E’ diventato uno dei maggiori punti di ritrovo per i giovani e per il divertimento a Roma. Dento i cocktail più desiderati.Con superalcolici che vengono serviti solo a chi vi si può accostare e ad una certa ora, in modo da evitare di mettersi al volante senza averli prima ‘digeriti’ per bene. Roma, purtroppo, da questo punto di vista ci permettiamo di sostenere come sia indietro rispetto a molte altre città d’Italia ma soprattutto d’Europa. Solo adesso, in tal senso, si sta diffondendo tra i clienti ed i gestori una sorta di gemellaggio contro lo stordimento in prossimità del mettersi alla guida. Noi, da par nostro, non smettermo mai di sottolineare come il gestore, mentre lavora e nel mezzo di autentiche bolge umane non può mettersi a controllare ogni singola carta d’identità.

Bere a Roma, le due cantine di Guerrini ed il vino è servito perfetto

 

 

 

 

 

Bere a Roma, l’enoteca Guerrini in Viale Regina Margherita anche quest’anno vuole proporsi come una delle più gettonate in città. D’altronde la famiglia gestisce il punto tanto qui quanto anche a Fontana di Trevi  e Piazza Barberini. Insomma: i punti nevralgici della capitale, almeno sotto l’aspetto del buon vino sono comunque garantiti.

Per la precisione è dal 1958 che hanno a che fare con la gestione di locali e wine bar vari. Anno dopo anno sono state curate le selezioni di bira, di rossi e di bianchi, in modo da poter soddisfare anche i palati più fini. Anche quelli più esigenti. Poi, potete trovare champagne, spumanti italiani, grappe ed altri liquori. Un altro aspetto fondamentale è che accanto alle enoteche vi siano anche due cantine che provevdono a mantenere il nettare a temperature giuste.

Bere a Roma, le 500 volte di Gradi Plato

Bere a Roma, ma in maniera sempre responsabile, con Gradi Plato, ovvero il mondo della birra nella capitale. Dove? Un po’ ovunque: da Via degli Scipioni nel centro storico di Roma fino alla Via Flaminia Vecchia, perà a Ponte Milvio, oppure in Corso Trieste, tra la Nomentana e Viale Libia. Proprio da queste parti si sta mettendo su uno degli snodi cruciali per la città: la B1, che attrezzerà a sufficienza il quadrante nord est della capitale con un sistema di metropolitane davvero interessante e che vedrà luce già attorno alla fine di quest’anno. Una zona, quella tra Piazza Gimma e Piazza Istria, che si sta facendo un corposo lifting e che nonostante questi eterni cantieri non perde fascino. Così come i locali che sorgono al proprio interno. Uno di questi è il Gradi Plato.

Che vi offre una selezione di alcune tra le migliori birre del mondo. Lager Stout, Lambic Ale, Pils Porter e Trappiste Weisse. Quattro nomi che, chissà, non vi diranno granché. Tuttavia siamo certi che agli intenditori di birra e dei pub a Roma in generale, invece, significheranno molto. Inoltre, da queste parti si prevedono ben 500 etichette provenienti da tutti i Continenti. In soldoni: un mappamondo della birra, un Risiko dove anziché trasbordare ‘cannoncini’ rossi o neri si trangugia la rossa o la chiara.

Locali Roma, se il treno della musica ferma alla Stazione Birra

Locali Roma, al principio era un posto dove si beveva e basta. Adesso ha messo addirittura una sala per le registrazioni Live. Nel corso degli anni la Stazione Birra a Morena, a due passi da Roma, si è attestata come uno dei maggiori punti di ritrovo musicali e per bere il giusto doppio malto. Porprio quest’ultimo, garantito, viene prodotto in loco aggiungendo valore e gusto.

Ma lo studio di registrazione è davvero qualche cosa di pregevole per l’intero panorama musicale nostrano. Infatti qui transitano le migliori band italiane e a volte anche i big stranieri. I modena City Ramblers, giusto per fare un esempio, a breve saranno di nuovo in scena. La Stazione qui a Morena è divenuta ormai un’istituzione nel campo musicale. Se siete non solo amanti della musica  ‘alla fonte’, ossia prodotta dagli originali, ma anche delle cover (riproduzioni dei pezzi originali, rivisitati o semplicemente suonati da altri gruppi all’infuori deglioriginali) allora siete nel posto giusto. Qui si va dai Dyran Duran agli Yes, giusto per fare un esempio. Dal Progressive Rock  al Pop, dal Jazz alla World Music. Una commistione di vari generi che allietano (garantiamo di persona) chi sta di transito alla stazione.

Aperitivo Roma, all’Enogastronomico dura fino alle 2 di notte

Aperitivo Roma. ‘fatelo’ all’Enocentrico in via Gregorio VII. Un locale a misura di cliente, con innovazione e luci avanguardastiche che vi proietteranno, di colpo, nella Milano da bere tanto diffusa negli anni Otanta. Un nuovo modo di degustare il vino, di bere a Roma, dove il cliente, appunto, diviene protagonista.

Una volta arrivati ed entrati avete a disposizione ben sedici tipi di etichette di vino. Bianchi e rossi la cui gamma e scelta non manca. Dunque lì per lì resterete spiazzati. Ma poi, consigliati in modo professionale, vi orienterete ed opterete per il meglio. Senz’altro. Anche perché, sotto la guida dello staff, sarete proprio voi a mescere il vino scelto e a versarvene a seconda dei vostri gusti ed esigenze. Insomma: il cliente decide, beve, fa tutto lui. E’ un’altra maniera di vivere un locale o di gustare un aperitivo a Roma. Proprio il lounge dura un avita: inizia alle 18 e termina alle 2 di notte. Una scelta un po’ diversa rispetto a quella di molti altri posti, dove si incominica tra le 18,30 e le 19, pee terminare il tutto nel giro di un paio d’ore, Qui, invece, è proprio l’aperitivo a far da traino alla serata.

Ristoranti a Roma, a Piazza di Spagna tutti i prodotti del Lazio

Ristoranti a Roma ma anche enoteche regionali, come nel caso di Palatium in via Frattina. Proprio ad un passo da Piazza di Spagna, sorge il sito dove poter mangiare e bere in slang romano-laziale. Che significa? Provate ad entrare e capirete. Qui si mangia a e si beve con tutto quello che proviene, a regime quotidiano, sempre e comunque dalle nostre terre. Dalla nostra regione.

Non made in Italy, made in Rome e provincia. Mica poco. A questo si aggiunga il ritorno dello chef Severino Gaiezza (nome nomen) ed  il gioco è fatto. Tutte le prelibatezze della nostra tavola vengono servite alla grande. L’enoteca a Roma è incassata tra una boutique ed una sartoria chic, ma poco importa. Non è che in questi posti lo si debba urlare ai quattro venti che c’è un qualcosa di tipico dal punto di vista enogastronomico. Anzi, magari più nascosto è e meglio è. La ricercatezza ha i suoi lati misteriosi, con il cliente che si veste da speleologo ‘urbano’ andando a caccia di posti sconosciuti. O di siti rintracciabili solo per mezzo delle guide o perché ci si finisce lì senza volerlo.

Enoteche Roma, venite a scoprire le contaminazioni del Bacocco a Trastevere

Enoteche Roma, nel cuore di Trastevere, in via Goffredo Mameli, troviamo un locale di kmisurata eleganza, che si articola in due ambienti. Tutti caldi ed accoglienti. Stiamo menzionando il Bacocco, dove appena entrate, subito per essere chiari, abbiamo un vasto assortimento di bottiglie, in prevalenza nazionali, che passa dal Nord al Sud. Nel mezzo, tanta tanta rappresentanza qualificata. Verdicchio, Vermentino e sull’aspetto dei rossi del suadente Nerello Mascalese. Fino al Sagrantino. Quindi la champagne ed il Riesling del Reno. Piacevoli, gradevoli contaminazioni per palati fini e che di certo rappresentano un diversivo per una serata insolita. All’insegna del bere a Roma.

A tutto questo, poi, si abbina l’offerta alla mescita. la quale esalta il contenuto del calice con deliziosi finger food ricercati ed appetitosi insieme. Infatti si passa dalla mousse al caprino, rallegrata dalla vibrante presenza dello zenzero, fino alla cheese cake con compsta di fichi secchi e gorgonzola. Oppure c’è la classica fonduta borgognona e le seppioline al cerfoglio si vellutata di zucchine. Insomma: lista di vini pregiata, accompagno non da meno e tanto altro. Questo è, in sitesi, il Bacocco che si trova a Trastevere. Un buen retiro dove trascorrere piacevoli attimi di  intimità, di relax.

Enoteca Roma, il lancio della ciambellina di salvataggio per non affogare nel Vinum Vini

Enoteca Roma, spostatevi un po’ sulla Laurentina? Abbiate coraggio e, per una volta almeno, mollate il centro storico e cambiate. Provate ad andare in Via dei Corazzieri al Vinum Vini. Qui verrete rapiti dall’atmosfera medioevale della vineria gestita da Patrizia Montanari e Massimo Antonuzzi. In pratica,  al Vinum Vini c’è il dialogo tra la cultura materiale d il resto del mondo. Molta convivalità ed interscambi, saranno alla base della vostra  interazione per questa sera. Buona la scelta dei vini. Tesi e dinamiche del vigneto nazionale, con molti molti riferimenti alla viticoltura biodinamica, che sarà anche oggetto di conversazioni colte ed apprezzamenti. Senza entrare, tuttavia, nel professionale. Sennò che disimpegno sarebbe? Vini Roma: l’offerta alla mescita che è arricchita nella tre giorni dal mercoledì al venerdì con un momento didattico chiamato ‘indovino il vino’ fa da sfondo ad una buona proposta gastronomica.

Tutto ‘apresso’ le materie prime di stagione. Poi, però, dentro il robusto stinco di maiale al forno con purea di patate, mattonella di polenta con crema di broccoli, taleggio e pancetta, tartare di rape rosse con caprino fresco, millefoglie di con mozzarella di bufala e pane carasau e ciambelline all’Aleatico di Gradoli.  Ah, che accostamenti. Vedrete che varrà la pena avventurarsi in zone coonsiderate fruori mano. Chissà che il tutto non vi piaccia a tal punto da fae quasi tappa fissa.