Royal Art Cafè

Un ristorante che spunta nel pieno centro di Roma, diviso da un’area per la bella stagione e da un’altra area interna per i periodi più freddi. Il suo nome è Royal Art Cafè, un ristorante che affaccia sull’imponente Colosseo

Eataly Roma, nuova apertura al’Ostiense fissata a marzo

 

 

Eataly Roma,  quanto manca alla nuova apertrura del centro di educazione e shopping alimentare ad Ostiense?  A marzo, pare,  si alzerà il sipario. Proprio una bella cosa quella che sta venendo su al quartiere Ostiense, di fronte all’Air Terminal ormai ridotto a pezzi. Inaugurato per i Mondiali di Calcio del Novanta, dopo poco tempo fu, senza ragione, abbandonato a se stesso e lasciato dunque in balia di clochard e disadattati vari. Pur rimanendo aperto e fruibile, almeno nelle rampe di collegamento con la zona opposta sopra la ferrovia, ha fatto davvero pena a chiunque vi passasse anche solo per errore. Uno spettacolo non all’altezza della nostra città.

Ora, invece, l’intera struttura sta per avere nuova luce. Una veste che si preannuncia davvero di livello. Pasta a Roma? Di qualità. Mangiare a Roma? Ricercato nell’idea, di eccellenza per materie prime e, al tempo stesso, di una semplicità disarmante. l’eat conept è servito in tavola. Lo stesso manager italiano Oscar Farinetti, in quest giorni ha rilasciato una serie di interviste che la dicono lunga su quello che sarà, in primavera, da queste parti. Sedicimila metri quadri di spazio tutti improntati alla tipicità del nostro mangiare. Tutto alla ricerca dell’eccellenza a costi normali.

Gastronomia Roma, due botteghe del gusto per Sud e Grecia aperte domenica

 

 

Gastronomia Roma, eccovi due botteghe del gusto aperte anche di domenica. La prima, Gusto e Sapori Mediterranei, si trova in Via Gregorio VII all’Aurelio. Proprio al confine con il quartiere Prati. la seconda, invece, Kalapà, sta in tutt’altra zona: il Pigneto. Che si sta attestando sempre più come movida bis di Roma, assai, pare, più sobria di quella inflazionata e a tratti violenta in Campo dé Fiori.

La prima strizza l’occhio al Sud. In particolare ai pugliesi nostalgici o amanti, in genere, delle specialità proprie del nostro Mezzogiorno. Gargano e Salento, fino al Golfo di Taranto: tutte le delizie, le prelibatezze che fanno storia, cultura e tradizione. Perfetto, allora, il connubio che si crea tra le orecchiette lavorate a mano da condire, in ossequio al dovere pugliese, con le cime di rapa. In alternativa le si possono anche servire con il sugo di carne. Quindi i taralli semplici, ai semi di finocchio, all’anice o al peperoncino. Metteteci gli affettati, i formaggi ed i latticini del posto ed avrete davvero un menu ultraricco. Mostaccioli al vino e biscotti a concludere. Uscirete pazzi!

Pesce fresco Roma, ecco dove

Pesce fresco Roma, eccovi due nomi da memorizzare per andare a comprare i prodotto più buoni in città: Antica Pescheria Galluzzi ed Antinori. L’uno in Via Venezia, al quartiere Esquilino-Viminale e l’altro a via della Panetteria, in zona Fontana di Trevi. Certo: centro storico. Certo: non tutti possono arrivarvici e per fare la spesa di ogni giorno è bene non spostarsi troppo dal negozio sotto casa. Qui, però, menzioniamo marchi che da secoli (Galluzzi sta qui dal 1894, fatevi un po’ due conti) vanno per la maggiore e hanno arrivi giornalieri del miglior pescato nazionale.

Il primo punta perlopiù sulla paranza nazionale. Ormai è giunto alla quarta generazione di gestori del banco, ovvero bottega, che serve ogni giorno il pesce a Roma. Ottimi sott’oli di Favignana e vini per accompagnare la prelibatezza siciliana, si può tranquillamente trovare pesce azzurro, pesce spada, tonno ross, orate, dentici, crostacei, frutti di mare e sogliole. Attenzione agli orari di paertura: qui serrande alzate al mattino. Bottega piccola, invece, per Antinori. Che però punta anch’egli, molto, sul concetto di qualità. Numerose, nonostante la ristretta metratura a disposizione (ve ne accorgerete una volta lì)  le offerte alla sua clientela: rombi, pesce spada, spigole, delizie di mare e da allevamento. Due, in particolare, le forniture: la vicina Anzio e Gallipoli. Ecco fatto: svelato pure il segreto di dove arriva la materia prima. Così non potrete avanzare i soliti dubbi una volta che vi troverete dinanzi al pescato.

Gastronomia Roma, che botteghe del gusto per mozzarella e pasta

 

 

Gastronomia Roma, oggi due chicche mediante le quali poter gustare davvero tante prelibatezze nella nostra città: la Madia e Mozzarè. L’una a Corso Trieste, anzi per la precisione in Via Chiane, mentre l’altra, in franchising,  si disloca lungo tre direttrici: Nemorense, Bufalotta e Montesacro. Andiamo con ordine, poiché c’è tanto materiale e le produzioni sono tra loro differenti.

La prima è tipo una credenza della nonna. Ma sì, dai, quella che quando ci parcheggiavano a casa loro salivamo sulla sedia, curiosando nel mezzo degli scaffali ‘segreti’. O meglio: ci permettevano che curiosassimo. Ecco che quindi, da qudesta madia qua, come per magia saltano fuori tutti i tipi di pasta fresca, tirata e farcita a mano.  Ravioli, tortellini, cerpes al tartufo, alla  zucca oppure ai carciofi. Dunque lasagne melanzane e provola, oppure i rotoli pieni di spinaci. Tutto pronto per noi.

Lavoro a Roma, Mc Donald’s ad Ottaviano e le pizzerie in zona tremano

 

 

 

Lavoro a Roma, due  notizie in una: Mc Donald’s apre a Viale Giulio Cesare ed allo stesso tempo è alla ricerca di alcune figure fondamentali per far partire al meglio la fase di start up. L’apertura dovrebbe avvenire entro il mese di ottobre prossimo e chi conosce la zona assicura che sarà aspra lotta con gli altri esercizi specializzati nel settore del mangiare a Roma.

Non uno, ma ben due, dunque, i fast food all’americana che tra un po’ graviteranno in un fazzoletto di marciapiede: oltre al ‘Mec’, infatti, pochi metri più avanti (al principio di Via Candia) se la giocherà con il già presente Burger King. Il quale, a sua volta, pochi anni fa prese il posto dello storico Moa casa, assai caro agli abitanti del quartiere, ma non solo. Adesso, in pratica, a Prati è ressa per i clienti del cinema Giulio Cesare, che entrando ed uscendo dalle sale di proiezione consumano eccome. Dando così luogo all’indotto della ristorazione.

Carne a Roma, oggi apre Roadhouse a Testaccio

 

 

 

Carne a Roma, oggi apre Roadhouse in Via Galvani a Testaccio e pare che l’odore steak si senta fin qui. Il brand sviluppato sotto l’egida del Gruppo Cremonini si sta sviluppando anche da noi ed oggi, non a caso, apre nell’area del mercato comunale forse più famoso a Roma. Un segnale, quello lanciato al pubblico, come a dire: qui trovate la qualità, proprio come foste al banco.

Non c’è trucco e non c’è inganno: la carne, provata, è gustosa e di qualità. Tenera, viene servita ad un pubblico considerato eterogeneo, non con snob, ma che comunque esige primizie.Ecco che, allora, in tavola ci vanno il Ribeye, la New York Strip, l’ormai famoso T-Bone steak ed il Filet Mignon. L’elemento sul quale vi invitiamo a riflettere oggi stesso, se andrete all’inaugurazione del locale, è il prezzo: in media, per un pasto si spendono non più di 20 euro.

Pub Roma, a Prati relax e calcio con Morrison’s ed Old Trafford

 

Pub Roma, menzionandone due di fila in quel di Prati l’accostamento con il calcio vien da sé. Morrison’s ed Old Trafford Pub, infatti, sono due nomi che in città si conoscono molto bene ed ogni sera, soprattutto nei qeek end, animano la gioventù nostrana. Certo, magari nel primo di calcio a Roma se ne parla, sì, ma assai meno che nel secondo. Sono due wine bar  tra loro differenti ed offrono comunque interesse.

Nel primo addirittura lo si preferisce alla movida. Viene definito il buen retiro a passo slow e si trova in via Ennio Quirino Visconti, proprio tra Lungotevere e Piazza Cavour. Sfoggia un look irlandese e dal 2010 si è sottoposto ad un’operazione di restyling. Alla voce birra a Roma, però, non è che sia cambiato molto. La Guiness, giusto per citare un esempio, è rimasta sempre lì. Al contrario, invece, si è ampliata la carta a cuui fanno capo interessanti nomi di whisky e rum. Ben cinquanta le varietà proposte. Quindi filetti e tagliate di carne danese con i sapori tex mex che rappresentano un binomio tutto da gustare e che vi divertirà non poco.

Ristoranti Roma, il Cadorna e Claudio puntano sul casareccio

Ristoranti Roma, quest’oggi vi proponiamo due belle trattorie, l’una in centro e l’altra un po’ fuori, ma competitive: Cadorna a Porta Pia (Roma centro) e Da Claudio a La Storta. Vantaggiose, dalla buona cucina, soprattutto per quel che attiene la pasta e la carne scottata alla brace, con in più quel tocco di casareccio che ingentilisce ed abbatte i molti formalismi quotidiani tipici di chi conduce vite in città.

Premesso questo, la trattoria Cadorna è gestita da Marco Tudini, il quale, figlio di addetti alla ristorazione (un tempo da noi chiamati in maniera più comune e meno formale “osti”) ha riposto nel cassetto la lauera da Ingegnere ed ha fatto convergere i propri interessi nel prolungare quelli di famiglia. D’altronde i piatti di papà Giovanni e mamma Gabriella avevano già, da tempo, lasciato il segno. Logico, allora, perlomeno tentare di dar seguito alla strada tracciata prima. Ecco che quindi sono arrivate le pappardelle della casa (un qualcosa di vasto, grazie a uova, piselli, finghi e parmigiano). Poi via con la carbonara, la gricia, rigatoni al sugo, coda alla vaccinara più fagioli prosciutto e cotiche. Una “cosa leggerissima”, commenterebbe il caro Fantozzi a pranzo con la signorina Silvani. Però, il risultato c’è. Occhio alla coratella d’abbacchio, imperdibile. I prezzi per mangiare a Roma? Venticinque euro vini esclusi.

Centro di Roma, per la vera ‘nduja c’è da Leccarsi i Baffi

 

 

 

Centro di Roma, che squisitezze alla bottega del gusto Da Leccarsi i baffi. La quale proprio non poteva che chiamarsi in questo modo. Qui si fa dell’effetto il proprio marchio, non c’è molto da aggiungere. Sono due anni, d’altronde, che propone ricercatezze gastronomiche per golosi e buongustai d’ogni genere. Chiamatelo pure ‘angolo del gourmet’: mai definizione è stata più azzeccata.

Terribile l’offerta: ben ottanta tipi di praline tutte che si sciolgono in bocca: tavolette, tartufi, sciroppate, senza zucchero, alla menta, al limone all’arancia. Una scelta di prim’ordine perché una volta che si sgarra è giusto che lo si faccia con qualità. Sennò non sapremmo mai come argomentare il trasgredire di fronte alle reprimende della nostra coscienza. Mousse, sacherine e bicchierini di cioccolato con gelato per l’estate. Una primizia, quest’ultima, assia in voga anche adesso che proprop l’estate ci sta lentamente abbandonando. Fa ancora caldo abbastanza e ne faà almeno fino alla fine di ottobre (ma non con questa incidenza) per permettersi il lusso di qualcosa di fresco, gratificante e davvero buono. Se poi appartenete a coloro che del dolce ne hanno fin sopra i capelli, allora puntate sul salato. Anche in questo caso la scelta è di livello ed oltretutto offre un menu ampio.

Ristorante a Roma, dal Caminetto ai Parioli la brace per mangiare bene

 

 

 

How To Get A Ex Back That Hates You y;”>Ristorante a Roma, non fa ancora freddo ma a Parioli scaldarsi al Caminetto significa una cosa ben precisa: assaggiare la vera cucina romana in un posto ricco di storia. Ma anche di eleganza ed al tempo stesso di un buon tasso di convivialità. Che non è si misuri con un particolare strumento, bensì soltanto entrandoci, ordinando e respirando l’aria attorno. Saggiando, insomma, l’atmosfera.

Corre l’anno 1956 quando Italo Santucci sta per chiamare ‘Al Platano’ un insieme di tre locali sfitti al civico 89 da gestire assieme alla moglie Anna Maria Ciampini. Questo perché Parioli si sviluppava prevedendo anche  rigogliose piante lungo il Viale. Fu proprio questa passeggiata bella bella che smosse non pochi a cuiriosare da queste parti. la signora Ciampini già proviene dai Tre Scalini e ne sa abbastanza. A tal punto che unendo le forze, i due nel giro di un anno portano i tavoli da 50 a 200. “Un botto” a Roma che non sfugge ai più.

Belle Roma, basta un poco di Sunny e la linea è ok

 

 

 

 

Belle Roma, come fare a rientrare nei ranghi dopo aver rigato dritto in primavera per sfoggiare decenza in estate, sgarrando però a stagione in corso? Così: si va nei supermercati, si cerca lo Sciroppo d’Agave Sunny Via e poi si sta attendi con il mangiare a Roma. Tutto qui.la ricetta è semplice e basta davvero un po’ di attenzione, con un prodotto giusto acwuistabile sul serio in un qualsiasi supermercato, per non vanificare sforzi pre estivi. Compiuti, magari, rinunciando a tutto o quasi.

Sunny Via è l’alternativa naturale ai dolcificanti di sintesi. Di origine al cento per cento naturale, lo sciroppo d’agave Sunny Via viene estratto dalla linfa di una piant amessicana, l’Agavaceae. E’ l’alternativa naturale da utilizzare tutti i giorni al posto dello zucchero. Beh, se proprio non potete farne a meno, cominciamo con il toglierlo dal caffè del mattino. Come? Magari se siete abituate a mettervene un cucciaino (chi anche uno e mezzo) passate almeno a tre quarti, per una settimana; poi a metà alla seguente e quindi calate sempre più.

Cucina Roma, che Grana mangiare senza il Padano

 

 

 

Cucina Roma, immaginate un po’ se non esistesse il Grana Padano che problema che sarebbe. Un particolare di non poco conto soprattutto sulle nostre tavole, visto che basta andare in un supermercato a Roma, mettersi un attimo in fila alla cassa e vedere quanta gente compra il formaggio più famoso al mondo e che proviene proprio dalle nostre terre. Sia pure dal Nord.

Ecco: un richiamo al consumarne, anche se in quantità indicate da ogni nutrizionista poiché bisogna sempre andarci cauti, a noi oggi ci sembra d’obbligo. Siete appena rientrati dalle vacanze e vi manca in frigo? Correte nei supermercati perché non può mancare. Pasta, zuppe e compagnia cantando: tutto o quasi ha bisogno di formaggio. ma solo il vero Grana Dop garantisce un formaggio gustoso, in grado di saziare il palato. Cena Roma: immaginate un bel primo, ma senza parmigiano. E’ vero: soggettivo. Però molti di voi ne fanno uso.

Ristorante a Roma, San Marino mette in tavola la danese a costi ok

 

 

 

Ristorante a Roma, se la specialità tipica che attrae sempre molto è la pizza. oggi vi segnaliamo il San Marino, un posto dove a far da padrona è la carne danese. Il tutto con costi accessibili eccome. Bevande escluse, alla fine di un pasto potreste anche pagare solo 15 euro. Comunque, andiamo con ordine. Il locale è a Corso Trieste, ci siamo stati e si mangia proprio bene.

Il luogo ha subìto un restyling non indifferente. E’ cambiata proprio la fisionomia e Monica, Debora e Marco, che assieme gestiscono l’esercizio, hanno deciso di puntare sul marmo scuro e del rosso. Comunque, a proposito di rosso, veniamo alla carne.  Si tratta dle neonato reparto di bisteccheria, dove, appunto, è arrivata l’omonima qualità di carne. Assaggiatela e poi, alla fine, fateci sapere.