Pub Roma, a Prati relax e calcio con Morrison’s ed Old Trafford

 

Pub Roma, menzionandone due di fila in quel di Prati l’accostamento con il calcio vien da sé. Morrison’s ed Old Trafford Pub, infatti, sono due nomi che in città si conoscono molto bene ed ogni sera, soprattutto nei qeek end, animano la gioventù nostrana. Certo, magari nel primo di calcio a Roma se ne parla, sì, ma assai meno che nel secondo. Sono due wine bar  tra loro differenti ed offrono comunque interesse.

Nel primo addirittura lo si preferisce alla movida. Viene definito il buen retiro a passo slow e si trova in via Ennio Quirino Visconti, proprio tra Lungotevere e Piazza Cavour. Sfoggia un look irlandese e dal 2010 si è sottoposto ad un’operazione di restyling. Alla voce birra a Roma, però, non è che sia cambiato molto. La Guiness, giusto per citare un esempio, è rimasta sempre lì. Al contrario, invece, si è ampliata la carta a cuui fanno capo interessanti nomi di whisky e rum. Ben cinquanta le varietà proposte. Quindi filetti e tagliate di carne danese con i sapori tex mex che rappresentano un binomio tutto da gustare e che vi divertirà non poco.

Locali Roma, cocktail vintage al Glam e jazz al Gregory’s

 

 

 

Locali Roma, quest’oggi vi vogliamo segnalare due cockatil bar piuttosto conosciuti: il Glam a Monteverde (Piazza San Giovanni di Dio) ed il Gregory’s in Via Gregoriana, al centro di Roma. Il primo si ispira in maniera netta agli Anni Settanta, ovvero all’epoc del fiorire delle prime radio libere. Che all’epoca non pareva possibile dire la propria con un baracchino e basta, magari dal proprio condominio fino ad una decina di palazzi attorno a quello dal quale si trasmetteva. Ecco: se volete annusare quell’atmosfera lì andate al Glam, dotato di arredamenti Vintage con su la macchina da scrivere Olivetti.

Qui le modello “Lettera” , macchine sulle quali si è dati molto spesso l’esame di stato come giornalista fino a pochi anni fa, troneggiano all’insegna dell’intellectual style. Alle pareti colori quasi accecanti (le tinte forti, all’epoca, erano proprio un must) e tre giovani che sono riusciti a fare della passione la loro virtù. Video no stop con rockstar d’ogni genere, incontri culturali, presentazioni di libri, numerose mostre fotografiche e molto altro. Roma cocktail: tutto questo a fare da cornice ai caffè aromatizzati, alle cioccolate, al tè, al frozen ed allo sparkling. Nel mezzo una buona dose di gastronomia con un  ensemble di salumi e formaggi.

Bar Roma, Antonini tra dolce e salato


Bar Roma, ecco un nome che non tramonta mai: Antonini. Che definire bar è certo riduttivo, ma se non altro identifica almeno una parte dell’ampia attività incominciata molti anni addietro qui in Prati. In via Sabotino. Tutto incominciò come una di quelle latterie che sono rimaste in piedi fino almeno alla metà degli anni Settanta. Al timone ben tre generazioni che vi si sono alternate e comandano tutt’ora, fino ad arrivare a diventare pasticceria fine e stranota in tutta la città.

Antonini è sinonimo senz’altro di tartine suggestive e gustse, fatte con salmone e caviale, funghi porcini e gamberetti. Tutto dentro un soffice panino tagliato a metà. Questa è, senza meno, la forza: innovazione perché per passare da sola latteria al resto ce ne vuole eccome; poi, però, anche tradizione e consapevolezza. Fare tutto e bene è l’aspetto più difficile da infondere. Però loro ce la fanno.

Locali Roma, solo a Trastevere la bionda che fa gola ad Homer Simpson

Locali Roma, nel cuore della città, a Trastevere, il pub ch enon chiude alcun giorno si chiama Nick Nowego Cafè. Non siamo a Springfield, ma a Via della Paglia; eppure qui si serve la Duff, la birra amata a casa Simpson. Il signor Homer la adora e come lui un sacco di avventori del bar a Roma. Un ambiente aperto a tutto il mondo e non potrebbe essere prorio altimenti, vista la premessa.

Sempre, ma davvero sempre frequentato da stranieri ( e sraniere) grazie al passaggio nel mezzo del quartiere più suggestivo della città. Dalla mattina alla sera è tutto un brulicare di gente. Un gradevole porto di mare che basta vedere un secondo per farsi l’idea che qui è il punto di arrivo e non di partenza. Lunch time ed aperitivo, quindi, vi tengono compagnia intervallando le ore della giornata che trascorre. Il Nick Nowego Cafè propone belle ed abbondanti colazioni all’italiana, pranzo light con torte rustiche, insalatone (un classico che da noi non tramonterà mai, proprio grazie alle contaminaizoni nord europee) e poi molta gastronomia fredda.

Pub a Roma, un po’ di Zen.Zero ed il tè è servito

Pub a Roma, in Via Santamaura, quando il quartiere Prati sta per incrociarsi con Trionfale ed Aurelio, c’è davvero un angolo di Europa multiculturale. Si chiama Zen.Zero Art Bistrot. Uno spirito libero che sa non di improvvisazione, ma proprio di voglia di indipendenza, tipico di chi pensa con la propria testa e guarda sempre il mondo con i propri occhi, subendo contaminazioni.

I provengono dai migliori giardini in Cina, Giappone, Kenia, India e Sri Lanka. Vengonos erviti in trentaquattro diverse varietà: dai neri ai verdi, dai melàange agli oolong. Tutto, insomma, per non  farvi sembrare il bistrot come ‘una cosa alla romana’, nel senso che il significato della multiculturalità lo serviamo alla nostra maniera. No, affatto. Giusto così. Giusto calarsi nella parte.

Locali a Roma, con Valentini l’enoteca è di nicchia

Locali a Roma, hai capito che ha fatto l’avvocato Camerlengo all’enoteca Valentini? Ha incorniciato laurea e galloni mettendosi a fare la sommelier, con tanto di dilpoma e pratica con ottimi chef del calibro di Antonio Sciullo ed Alfredo Fineschi. Scelte di vita, chiaro, che però in questo caso sono state proprio calcolate al millimetro visto che la protagonista di questa storia è andata ad ereditare la splendida enoteca a Roma, proprio quella che si trova in Via Anastasio II. Ad un passo dalla Metro A.

Umberto Valentini, alla fine, ha ceduto il suo locale e lei ha lasciato il nome del locale immutato. Come la qualità dell’offerta: una scelta felice. la porposta attraverso intere aree vinicole di tutto il mondo. Birra a Roma: intanto, però, la Camerlengo ha innalzato la quantità, inserendo nel menu le birre belghe d’abbazia e quelle uscite dai piccoli birrifici nostrani. Si va dalla Almond alla Barley, passando per quella alla castagna di Grado Plato.Prelibatezze tutte da scoprire e che vi lasceranno entusiasti.

Bere a Roma, le 500 volte di Gradi Plato

Bere a Roma, ma in maniera sempre responsabile, con Gradi Plato, ovvero il mondo della birra nella capitale. Dove? Un po’ ovunque: da Via degli Scipioni nel centro storico di Roma fino alla Via Flaminia Vecchia, perà a Ponte Milvio, oppure in Corso Trieste, tra la Nomentana e Viale Libia. Proprio da queste parti si sta mettendo su uno degli snodi cruciali per la città: la B1, che attrezzerà a sufficienza il quadrante nord est della capitale con un sistema di metropolitane davvero interessante e che vedrà luce già attorno alla fine di quest’anno. Una zona, quella tra Piazza Gimma e Piazza Istria, che si sta facendo un corposo lifting e che nonostante questi eterni cantieri non perde fascino. Così come i locali che sorgono al proprio interno. Uno di questi è il Gradi Plato.

Che vi offre una selezione di alcune tra le migliori birre del mondo. Lager Stout, Lambic Ale, Pils Porter e Trappiste Weisse. Quattro nomi che, chissà, non vi diranno granché. Tuttavia siamo certi che agli intenditori di birra e dei pub a Roma in generale, invece, significheranno molto. Inoltre, da queste parti si prevedono ben 500 etichette provenienti da tutti i Continenti. In soldoni: un mappamondo della birra, un Risiko dove anziché trasbordare ‘cannoncini’ rossi o neri si trangugia la rossa o la chiara.

Locali Roma, se il treno della musica ferma alla Stazione Birra

Locali Roma, al principio era un posto dove si beveva e basta. Adesso ha messo addirittura una sala per le registrazioni Live. Nel corso degli anni la Stazione Birra a Morena, a due passi da Roma, si è attestata come uno dei maggiori punti di ritrovo musicali e per bere il giusto doppio malto. Porprio quest’ultimo, garantito, viene prodotto in loco aggiungendo valore e gusto.

Ma lo studio di registrazione è davvero qualche cosa di pregevole per l’intero panorama musicale nostrano. Infatti qui transitano le migliori band italiane e a volte anche i big stranieri. I modena City Ramblers, giusto per fare un esempio, a breve saranno di nuovo in scena. La Stazione qui a Morena è divenuta ormai un’istituzione nel campo musicale. Se siete non solo amanti della musica  ‘alla fonte’, ossia prodotta dagli originali, ma anche delle cover (riproduzioni dei pezzi originali, rivisitati o semplicemente suonati da altri gruppi all’infuori deglioriginali) allora siete nel posto giusto. Qui si va dai Dyran Duran agli Yes, giusto per fare un esempio. Dal Progressive Rock  al Pop, dal Jazz alla World Music. Una commistione di vari generi che allietano (garantiamo di persona) chi sta di transito alla stazione.

Pub a Roma, Moody a Trastevere con un’idea rivoluzionaria

Pub a Roma, Moody a Trastevere per un’aria insolita, un’atmosfera che colpisce. Una movida che alletta. D’altronde il suo lancio in città avvenne in un contesto insolito: un concerto improvvisato tra la folla, quindi la provicazione delle statue bendate acconmpagnate dal claim “Che fine ha fatto ‘a cultura’? e quindi l’attack in zona Trastevere dove vennero realizzate opere d’arte con la spazzatura raccolta nel rione. Il tutto con sopra il messaggio: “Non rifiutiamo la cultura”. Insomma: le idee non mancarono e non mancano tuttora. Arte a portata di tutti. Arte democratica. Se poi questa cra condivisione, voglia di stare assieme, contagio e contaminazioni, meglio, no?

Ecco perché questo locale sta andando. Ecco il perché del suo attestarsi: musica, cinema, fotografia, formazione edivertimento sono alla base del successo qui in Vicolo del Bologna. Il tutto condito da aperitivi, calici, e cocktail. Aperitivo a Roma: Moodys  a Trastevere Roma è da tenere ben in considerazione. Ricordatevelo!

Pub a Roma, birre da Guinnes all’Ottocento a Piazza Bologna e si accorciano le distanze con Dublino

Pub a Roma,  volete bere birra da Guinnes? Allora fate un salto indietro nel tempo e andate a Piazza Bologna. Celebre slargo studentesco, nel senso che qui attorno vi sono una marea di appartamenti affittati (bene e male) ai ragazzi che si addannano sui banchi a La Sapienza, il locale intercetta proprio quell’esigenza scanzonata e rilassata che si respira dopo una lunga e stressante, non poco, giornata di studio.

Tempo addietro la Guinnes finanziò nuovi pub che servisseo in esclusiva le proprie birre. Una sorta di flaghsip store, equiparando il malto ad un capo di abbigliamento, nel quale dispensare solo la celebre scura. Nacquero così a Roma pub come l’Ottocento. La coreaografia, una volta entrati, proietta tutti verso l’Irlanda: legno per tavoli, sedie e bancone. In effetti pare davvero di stare a Dublino. Quindi botti di malto in ogni angolo, postere con su la pubblicità della Guinnes negli Anni Sessanta e le classiche lavagnette dove scrivere i piatti del giorno. Insomma: tutto quanto fa irish e  soccer. Infatti, sono numerosi gli accostamenti anche alla squadra della Roma, grazie a numerosi gadget presenti nel locale. Tutti a sottolineare il connubio tra queste due splendide città.