Con Uribu, il nuovuo social network realizzato da ragazzi di età compresa tra i 17 ed i 23, si dà il via ad una nuova community basata sulle segnalazioni e sulle denunce. Ok e i negozi? Bella obiezione. Per una volta, scusateci, proviamo a dare voce ad una comunità che ha il solo intento di raccogliere i segnali provenienti dalle nsotre pance quando vediamo qualcosa che non funziona.
Un autobus che tarda, un brav’uomo che parcheggia l’auto in doppia fila, oppure un più comune disservizio da pubblica amministrazione. Magari un impiegato ultrascortese allo sportello e molto altro. Però, proprio la Pa è uno dei target di riferimento di Uribu, che sta per civetta. Una civetta che vigila sull’andamento della vita di tutti i giorni, nel senso che non è che va a ficcare il naso negli affari nostri, ma su quello che non va o che comunque potrebbe essere senz’altro migliorato.