Zio Charly giocattoli, chiude un pezzo di storia

di Valentina Cervelli Commenta

Zio Charly giocattoli a Monte Mario ha chiuso i battenti dopo 61 anni di attività. Un altro negozio storico che ha ceduto il passo a una crisi divenuta, evidentemente, insanabile.

Zio Charly giocattoli un pezzo di storia

Quando un’attività storica come zio Charly giocattoli chiude, ci si trova davanti non solo a una tragedia di quartiere ma anche all’ennesimo segno di come il commercio possa essere una realtà priva di certezze. Perché diciamo questo? Molto semplice. In questo caso parliamo di un negozio di giocattoli nato come negozio di articoli da regalo e casalinghi nel 1963, specializzatosi poi dal 1970 solo sui giochi.

Dal 1° Aprile via Trionfale ha dovuto fare a meno di zio Charly giocattoli e tutti noi di un vero e proprio pezzo di storia. Questo perché parliamo di un punto vendita che negli anni ha rifornito di giocattoli tutti i bambini del quartiere. Prima ancora che arrivassero le grandi ondate di commercio dalla Cina, prima ancora che gli e-commerce soppiantassero in qualche modo tutti quei negozi di quartiere che per decenni hanno soddisfatto le nostre necessità.

Non sappiamo dire di cosa sia rimasto vittima realmente zio Charly giocattoli. Ma sono storie come la sua che ci fanno riflettere. E pensare che dovremmo fare di tutto per poter sostenere questo commercio di quartiere. Soprattutto per quei prodotti che possiamo comprare tranquillamente uscendo di casa. Parliamo di un negozio che era affiliato a Giraffa giocattoli, il cui nome è nato grazie a un anziano conosciuto e benvoluto nel quartiere di Monte Mario.

Coltivare i negozi di quartiere per proteggerli

Un’attività che dal 1963 aveva catalizzato l’intero mercato dei giocattoli di Roma nord. Sono state la qualità dei prodotti, i consulenti preparati all’interno a far sì che questo negozio potesse resistere per ben sessant’anni. All’atto della chiusura sulla pagina Facebook del punto vendita si spiega che ad aver rappresentato un problema e stato il consolidarsi delle vendite online.

Ed è un problema che non si può ignorare, soprattutto se si vogliono salvare specifiche realtà di quartiere. Chi andava da zio Charly giocattoli sapeva che avrebbe trovato tutto quello di cui necessitava. E va sottolineato, fino alla sua chiusura generazioni di famiglie continuavano a servirsi da lui.

Ma davanti all’offerta dei rivenditori online, questo non sempre basta. E il negozio ha dovuto cedere all’impossibilità di mantenere i suoi standard senza accumulare perdite. Bisognerebbe trovare un equilibrio tra l’acquisto online e quello nei negozi di quartiere.

Non è difficile, soprattutto se si ha la possibilità di poter sfruttare tranquillamente il proprio budget per le spese. A quale pro farsi arrivare un prodotto a casa se possiamo prenderlo allo stesso prezzo sostenendo un’attività fisica?

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